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Boom per gli agriturismi: piace l'offerta enogastronomica legata alla natura
Roma, 14 febbraio 2025 – Dopo gli anni della pandemia, e il conseguente calo degli afflussi di turisti, il settore agrituristico ha ricominciato a crescere, lentamente e con costanza, fino ai risultati incoraggianti del 2023. A contribuire alla rinascita di questa forma di offerta enogastronomica e culturale, anche l’aggiornarsi delle proposte e una rinnovata voglia di natura e di cibi rustici e a km 0.
I dati Istat
Nel 2023 le aziende agrituristiche attive sono state 26.129 (+1,1% rispetto al 2022); la crescita maggiore si è verificata nel Centro (+2,3%) e nelle Isole (+1,7%). Il valore della produzione agrituristica è stato in forte crescita sul 2022 (+15,4%). Sono stati ben 4,5 milioni gli agrituristi (+11% rispetto al 2022), il 51% stranieri; il 72% ha scelto le strutture del Centro e del Nord-est. Nel 2023 le aziende agrituristiche sono aumentate di 280 unità, con dati pressoché stabili nel Nord-ovest e nel Nord-est, e una lieve flessione (-0,1%) al Sud. A livello regionale, le regioni con la crescita più consistente sono state la Sardegna (+3,5%), il Lazio (+3,3%) e la Toscana (+2,9%). Sotto il profilo geo-morfologico, oltre il 53% delle strutture agrituristiche si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% nelle aree di pianura. Per quanto riguarda l’assetto produttivo delle aziende agrituristiche nel 2023, stando ai dati Istat, si confermano sia il carattere multifunzionale delle aziende, sia un’articolazione dell’offerta economica che fa leva sulle peculiarità culturali e paesaggistiche dei territori. In particolare, emerge sempre più forte l’integrazione dell’offerta di alloggio, degustazione e ristorazione, attività che rimangono il core-business di queste strutture, con i servizi di equitazione, escursionismo, osservazione naturalistica, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi vari, attività sportive e altri servizi.
In aumento le strutture con attività di degustazione
Le aziende agrituristiche che svolgono attività di ristorazione sono poco più di 13mila (circa il 50% del totale) e, rispetto al 2022, sono in lieve aumento (+0,8%). La crescita maggiore di queste aziende si registra nel Centro (+2,3%). Circa il 29% degli agri-ristoranti si localizzano nelle regioni del Centro, il 24,2% in quelle del Nord-est, il 19,7% nel Sud, il 18,1% nel Nord-ovest e l’8,9% nelle Isole. La regione con la maggior dotazione di aziende agrituristiche con agri-ristoranti è la Toscana (16,5%) seguita dalla Lombardia (8,4%) e dal Piemonte (7,2%). Tra le aziende agrituristiche che offrono ristorazione, il 13,9% svolge solo ristorazione (erano 14,2% lo scorso anno). Di esse il 58,1% si trova nel Nord-est, il 19,5% nel Nord-ovest, il 10,5% nel Centro, il 6,5% nel Sud e il 5,4% nelle Isole. Di contro, il 72,7% delle aziende con ristorazione combina questa attività anche con l’offerta di all’alloggio. Queste strutture sono pressoché equamente ripartite tra il Nord, il Centro e il Mezzogiorno. A livello regionale, delle circa 9.500 strutture che offrono alloggio e ristorazione, oltre il 19,6% si trova in Toscana; seguono, ma a maggiore distanza, Puglia, Campania e Piemonte, con valori compresi tra il 6,5% e il 6,3%.
Tra le tre attività di alloggio, ristorazione e degustazione, quest’ultima registra la crescita maggiore (+3,8%). Le aziende con il servizio di degustazione sono oltre 6.500. Il 44,6% si localizza nelle regioni del Centro, dove spicca la Toscana (28,3%), il 17,7% nel Sud, con la Puglia al primo posto (6,7%), il 17,3% nel Nord-ovest con il Piemonte che conferma la propria importanza (12,1%), l’11,3% nelle Isole con il forte contributo della Sicilia (9,4%) e, infine, con il 9,1% il Nord-est, con il Trentino-Alto Adige che ospita il 6,6% di queste strutture. Dunque, stando ai dati Istat, negli ultimi 20 anni gli agriturismi italiani sono raddoppiati, con la provincia autonoma di Bolzano che ha il maggior numero di strutture agrituristiche, 46 per 100 chilometri quadrati, davanti alla Toscana con 25,2 e all’Umbria con 15,4.