Giovedì 21 Novembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

L’agricoltura italiana è sempre più tecnologia e bio

Il settore investe oltre 30 milioni di euro all’anno in attività di ricerca e sviluppo e nella realizzazione di soluzioni improntate alla cosiddetta ‘agricoltura 4.0’

Agricoltura protagonista della transizione ecologica

Agricoltura protagonista della transizione ecologica

Un settore in crescita, che investe oltre 30 milioni di euro all’anno in attività di ricerca e sviluppo e nella realizzazione di soluzioni improntate alla cosiddetta ‘agricoltura 4.0’ e orientate in direzione di innovazione e sostenibilità ambientale. È un quadro confortante, quello delineato dal nuovo Osservatorio Agrofarma, un report che, con cadenza semestrale, intende fornire informazioni sullo stato dell'arte dell'agricoltura italiana e del comparto agricolo. Lo studio è stato presentato oggi in Senato su iniziativa del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del senato.

A grandi passi verso la transizione ecologica

La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società bolognese indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica, specializzata sui settori agricoltura e cibo. "Emerge l’immagine di un settore in crescita – è il commento della fondatrice e ad Enrica Gentile – trainato da imprese strutturate e con alta propensione all’innovazione, impegnate su un mercato che, a sua volta, ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. La forte connessione con i settori altamente innovativi dell’agritech e delle biotecnologie, degli input agricoli a basso impatto, fa sì che queste imprese giochino un ruolo di primo piano nell’accompagnare l’agricoltura e le relative filiere nel percorso della transizione ecologica. I dati evidenziano in modo chiaro questo progresso”.

Cresce l’agricoltura 4.0

Il costante miglioramento nell’uso degli agrofarmaci e degli altri input produttivi risulta chiaramente dal report, attraverso l’analisi del comparto dell’agricoltura digitale. Nel 2023 almeno il 9% dell’intera superficie agricola italiana (analizzata su un campione di 8,3 milioni di ettari) è stato coltivato avvalendosi di strumenti 4.0. Quest’ultimo resta uno dei settori di maggior incremento (+ 71%), con un mercato che nel 2023 valeva 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo condotte dall’industria degli agrofarmaci in Italia, il report evidenzia che la spesa destinata allo sviluppo di nuovi agrofarmaci raggiunge i 32 milioni di euro, pari, in media, al 2,9% del fatturato totale per azienda, contro una media, secondo i dati Istat, dell’1,5% del comparto industriale. A questi vanno poi aggiunti gli investimenti fatti a livello globale ed europeo, per l’individuazione e la registrazione di nuovi principi attivi.

Agricoltura bio? Più del doppio della media europea

A proposito di agricoltura biologica, l’osservatorio Agrofarma evidenzia come le superfici destinate a questa tipologia produttiva in Italia continuino ad aumentare. L’incidenza dell’agricoltura biologica sulla superficie agricola totale italiana (pari al 20% nel 2022, con 2,3 milioni di ettari totali) è di gran lunga superiore alla media europea, che si attesta intorno al 9% nello stesso anno. Tali trend di crescita costante si riflettono anche nell’offerta di agrofarmaci e nelle attività di ricerca e sviluppo condotte dalle imprese associate ad Agrofarma, per le quali il fatturato delle vendite di prodotti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica nel 2023 è di 134 milioni di euro (pari a circa il 12% del fatturato totale). Si tratta di una percentuale destinata a crescere, se si considera che oggi i prodotti impiegabili in agricoltura biologica rappresentano il 20% del totale, ma, tra quelli che saranno lanciati nell’arco dei prossimi tre anni, la quota sale al 30%. In deciso aumento anche le imprese biotech, il cui numero in Italia negli ultimi 15 anni è quasi raddoppiato, con un fatturato complessivo, nel 2022, di circa 13,6 miliardi di euro.