Varata nel 1962 per aiutare gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, la Pac, politica agricola comune, ancora oggi ha un ruolo fondamentale per permettere alle aziende agricole dell'Unione Europea di affrontare al meglio i cambiamenti climatici, gestire in maniera sostenibile le risorse naturali e tutelare gli agricoltori dell'Unione Europea affinché possano avere un tenore di vita ragionevole. Nel 2025, vi sono varie possibilità per gli agricoltori, come ad esempio i Titoli base e i vari eco-schemi.
Gli incentivi nel dettaglio
Ad esempio, i Titoli base garantiscono un contributo medio di circa 164 euro per ettaro, mentre in caso di oliveti storici, riconosciuti cioè di importanza superiore per il valore paesaggistico e culturale, si può ottenere un incentivo fino a 220 euro per ettaro. Se la coltivazione è in aree di particolare interesse ambientale, come le cosiddette Zone Natura 2000, l'incentivo è aumentato del 20%. Altro aiuto economico è quello degli eco-schemi, che premiano gli agricoltori che utilizzano pratiche sostenibili, come il non uso di diserbanti chimici e il rispetto di determinate tecniche che proteggono l'ecosistema. Si accede a tali finanziamenti presentando annualmente una domanda unica entro il 15 maggio di ogni anno, tramite i Centri di Assistenza Agricola o dal portale Agea. Fra gli obiettivi di questi finanziamenti vi è sia la promozione della biodiversità, sia la riduzione dell'uso di diserbanti, sia lo scongiurare l'abbandono di terreni. Il massimo ottenibile per ettaro per oliveti è pari a 794 euro. Una delle possibilità per accedere ai bonus, è costituita dall'eco-schema 2, che prevede 120 euro per ettaro, al verificarsi di alcune condizioni, come l'inerbimento, cioè il non uso di azioni meccaniche sul manto erboso, ma solo sfalcio dell'erba, trinciatura o sfibratura, pratiche con le quali non si danneggia il manto ma se ne regola l'altezza e si recupera il foraggio. In alternativa, si può optare per l'eco-schema 5, che consente di ottenere fino a 250 euro per ettaro, qualora si coltivino piante di interesse apistico, come le nettarifere o le pollinifere. Durante il periodo della germinazione, e fino alla fine della fioritura, sono vietate operazioni di sfalcio, trinciatura e sfibratura. Vietati inoltre l'uso di diserbanti chimici e di altri prodotti fitosanitari. Vanno inoltre utilizzate tecniche di difesa integrata. Per entrambi gli schemi, comunque, è possibile in via eccezionale usare diserbanti nel caso di parassiti o di fitopatie.
Nuove incombenze dall'1 gennaio 2025
Dall'1 gennaio 2025 le aziende agricole avranno un nuovo obbligo, quello di compilare digitalmente il Qdca, il quaderno di campagna dell'agricoltore, che si trova all'interno del fascicolo aziendale. Lo scopo dell'introduzione normativa è quello di informatizzare la registrazione delle operazioni agricole, fra cui le irrigazioni e i trattamenti fitosanitari. In realtà le aziende già da anni tengono traccia di tali operazioni, ma la novità è che ora dovranno anche caricare periodicamente tali dati sul portale del Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale, con una frequenza che varia in base al tipo di coltivazione.