Giovedì 16 Gennaio 2025
Emily Pomponi
Economia

Affitti sempre più cari nelle grandi città: ecco dove si spende di più

Nelle principali città i canoni di locazione sono in crescita, a Bari un +5%; seguono Bologna e Firenze. Ma Roma e Milano restano le più costose: per un monolocale si spendono 1100 euro a Campo de' Fiori e 1800 euro a Brera. Le classifiche dei costi e degli aumenti

Roma, 16 gennaio 2025 –  Affitti alle stelle. Secondo le ultime rilevazioni dell’ufficio studi di Tecnocasa, c’è stato un incremento dei canoni di affitto nella prima metà del 2024 rispetto alla seconda metà del 2023: +3,9% per i monolocali, +4,0% per i bilocali e +3,0% per i trilocali.

AFFITTI CARI GENERICA-2-2
Aumentano gli affitti nelle città italiane (archivio)

La domanda di immobili in locazione rimane alta, ma si trova a dover fare i conti con una carenza di offerta. E sì, il fenomeno degli affitti brevi non aiuta chi si mette alla ricerca di una casa sul mercato residenziale. Ecco dove costa di più prendere in affitto di casa e quali zone sono più care in città come Roma o Milano.

Aumentano gli affitti, a Bari +5%

Nel primo semestre del 2024, i canoni di locazione nelle principali città italiane hanno mostrato diverse tendenze, con aumenti variabili a seconda del tipo di immobile. Bari ha registrato un incremento del 5,0% per i monolocali, del 7,4% per i bilocali e del 2,1% per i trilocali. Bologna ha visto crescite del 5,2% per i monolocali, 5,8% per i bilocali e 2,9% per i trilocali. A Firenze, l’aumento è stato del 3,9% per monolocali e bilocali, con un picco per i trilocali (+4,3%). Questi sono solo alcuni dei principali aumenti osservati nelle città italiane. Ecco le variazioni in percentuale dei canoni di locazione riassunte in tabella.

Città

Monolocale (%)

Bilocale (%)

Trilocale (%)

Bari

5,0

7,4

2,1

Bologna

5,2

5,8

2,9

Firenze

3,9

3,9

4,3

Genova

3,3

3,9

1,3

Milano

2,1

2,4

1,1

Napoli

2,7

3,6

3,3

Palermo

5,3

3,0

3,4

Roma

4,3

4,1

4,9

Torino

4,1

2,6

3,7

Verona

3,2

3,3

3,1

 

Le città più costose

Il podio della classifica non sorprende: Milano si conferma la città più costosa, seguita da Firenze, Bologna e Roma, con canoni medi mensili più elevati per tutte le tipologie di immobili. Al contrario, le città come Genova e Palermo presentano i canoni più bassi, con monolocali, bilocali e trilocali molto più economici.  

Città

Monolocale (€)

Bilocale (€)

Trilocale (€)

Milano

820

1140

1510

Firenze

650

780

930

Bologna

640

780

910

Roma

670

860

1080

Napoli

490

680

850

Verona

480

630

740

Bari

420

550

670

Torino

360

480

610

Genova

340

450

540

Palermo

340

450

550

I quartieri più costosi a Roma e a Milano

La fotografia di Tecnocasa rivela anche alcuni dei canoni di locazione per il primo semestre del 2024 in diverse zone di Roma e Milano, dove alcune zone presentano cifre da capogiro.  

Zona

Monolocale (€)

Bilocale (€)

Trilocale (€)

Brera

1.800

3.000

4.500

Garibaldi - Moscova

1.800

3.000

4.500

Porta Nuova

1.500

2.500

4.000

San Babila - Palestro

1.500

2.700

4.500

City Life

1.100

2.000

3.500

Corso Magenta

1.000

1.600

2.100

Cadorna - Via Vincenzo Monti

1.000

1.400

2.100

Corso Genova - De Amicis

1.000

1.400

1.700

Garibaldi - Porta Volta

1.000

1.500

2.300

Ticinese

1.150

1.350

1.800

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Le tendenze di mercato

Nel primo semestre del 2024, le soluzioni abitative di “qualità” – ben arredate, situate in zone ben servite e luminose – continuano a essere le più richieste, mentre l’attenzione ai costi condominiali rimane alta. Il 69,3% degli inquilini ha scelto l’affitto come soluzione abitativa, seppur con una leggera flessione rispetto al 70,1% dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato include chi non può permettersi l’acquisto o preferisce l’affitto. In aumento, invece, i contratti legati a motivi di lavoro, passati dal 24,9% al 26,0%, mentre quelli per motivi di studio sono diminuiti dal 5,0% al 4,6%. Inoltre, i contratti a canone transitorio sono saliti al 26,2%, rispetto al 25,4% dell’anno scorso, mentre il canone concordato ha visto una leggera crescita, passando dal 30,1% al 30,3%.