Mercoledì 22 Gennaio 2025
FRANCESCA CONTI
Economia

Cosa cambia per i risparmiatori italiani dopo l'accordo Generali-Natixis

Generali e Bpce uniscono le forze per creare un colosso europeo dell’asset management, con sede ad Amsterdam e governance paritetica. La joint venture gestirà 1.900 miliardi di euro, puntando a diventare leader nella gestione patrimoniale per clienti assicurativi.

Accordo fra Generali e Natixis, cosa cambia per i clienti

Accordo fra Generali e Natixis, cosa cambia per i clienti

Roma, 21 gennaio 2025 – Un nuovo gigante del risparmio, metà italiano e metà francese, prende forma. Generali e Bpce hanno siglato un memorandum d’intesa (MoU) per creare una joint venture che ambisce a diventare uno dei principali player europei dell’asset management. La società, che si prevede gestirà asset per 1.900 miliardi di euro e ricavi stimati in 4,1 miliardi di euro, sarà operativa entro il 2026 e avrà una durata contrattuale iniziale di 15 anni. "La creazione di un asset manager leader in Europa e tra i primi dieci al mondo rappresenta un passo cruciale per il nostro settore", ha dichiarato Philippe Donnet, ceo di Generali. Tuttavia, non mancano le domande sui reali benefici per i risparmiatori.  

Struttura e governance della nuova entità

Il gruppo assicurativo triestino e il conglomerato bancario francese, proprietario di Natixis dal 2021, hanno progettato una governance paritetica per la nuova realtà. Ognuna delle due società deterrà il 50% delle attività, con un consiglio di amministrazione composto da rappresentanti di entrambe le parti e tre consiglieri indipendenti. La holding principale avrà sede ad Amsterdam, mentre le operazioni rimarranno distribuite tra Francia, Italia e Stati Uniti. Secondo l’intesa, Nicolas Namias, ceo di Bpce, assumerà la presidenza del consiglio di amministrazione della nuova società, mentre Donnet sarà vicepresidente. Woody Bradford, attuale ceo di Generali Investments Holding, guiderà la joint venture come amministratore delegato, affiancato da Philippe Setbon, ceo di Natixis IM, nel ruolo di vice-ceo.  

Le opportunità per i risparmiatori

Secondo chi ha gestito la fusione, davanti anche alle perplessità di alcuni soci, aumenteranno le opportunità per i risparmiatori italiani. L’accordo promette una diversificazione significativa nell’offerta di soluzioni di investimento, con il 65% degli asset in reddito fisso, il 21% in azioni e il resto distribuito su mercati privati e altre strategie. La nuova entità avrà una forte presenza geografica: il 61% degli asset sarà gestito in Europa, il 34% in Nord America e il restante 5% in Asia e altre aree. "La nuova piattaforma trasformerebbe l’industria del risparmio gestito, offrendo benefici concreti ai clienti", ha affermato Namias. L'entità combinata si rivolgerebbe a una diversificata base di clienti, composta da entrambi i gruppi e clienti terzi. Nicolas Namias, ceo di Bpce, ha dichiarato: "Questo progetto innovativo trasformerà l’industria del risparmio gestito a beneficio dei clienti".

Le critiche di alcuni soci del Leone

Non sono mancate polemiche tra i soci di Generali, con alcuni che hanno espresso preoccupazione per il possibile passaggio del controllo dei risparmi italiani a un’entità con forti radici francesi. Namias ha tentato di placare i timori, sottolineando: "Stiamo creando un campione dell’asset management, ma le gestioni proprietarie delle compagnie resteranno divise. Asset management e owner management sono due cose distinte". Anche Donnet ha ridimensionato le critiche, definendole "una battuta" e ha ribadito: "La compagnia assicurativa resta in Italia e tutte le decisioni prese resteranno in Italia". E’ molto probabile, come avviene in questi casi, che i clienti di Generali, interessati dalla fusione, riceveranno nei prossimi giorni un’informativa sull’operazione. Tecnicamente non dovrebbe cambiare nulla per i clienti dal punto di vista tecnico e delle funzionalità.  

Il ruolo in Europa e le prospettive future

Con questo accordo, Generali e Bpce puntano a posizionarsi tra i primi 15 gestori patrimoniali globali. La nuova società ambisce inoltre a diventare il leader mondiale nella gestione di asset per la clientela assicurativa, con un’espansione mirata verso il segmento in crescita dell’asset management per clienti terzi. La partnership promette di offrire nuove opportunità professionali ai dipendenti, grazie a una piattaforma più ampia e diversificata. Restano però da verificare nel tempo l'efficacia di questa unione e il suo impatto sul mercato, così come la capacità della nuova entità di rispettare le attese e dissipare le critiche sollevate.