Martedì 30 Luglio 2024
ANDREA ROPA
Economia

Articoli online, accordo Fieg-Siae. “Basta scippi dai colossi del web”

Un Comitato di coordinamento tratterà con le Big Tech e avvierà iniziative legali a tutela degli editori

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l presidenti della Fieg, Andrea Riffeser Monti (a destra), e della Siae, Salvatore Nastasi - Foto Ansa

Roma, 30 luglio 2024 – Gli editori italiani fanno fronte comune per evitare lo scippo dei contenuti da parte delle Big Tech. La Fieg, infatti, ha affidato alla Siae il mandato per negoziare con le piattaforme digitali l’equo compenso da queste dovuto per l’utilizzo online degli articoli di giornale. L’accordo, siglato oggi a Roma, rappresenta un passo significativo per garantire un giusto riconoscimento economico agli editori, in conformità con la Direttiva Copyright. Esso prevede che un Comitato di coordinamento, composto da rappresentanti di entrambe le organizzazioni, definisca le strategie per conseguire l’equo compenso di cui al nuovo articolo 43 bis della Legge sul diritto d’autore (633/41), nonché i contenuti degli accordi da stipulare e le iniziative giudiziarie a tutela delle imprese editrici.

Siae è stata scelta dalla Fieg perché con le Big Tech ha già un track record importante di azioni legali e quindi potrà mettere in campo tutta la sua expertise su un tema fondamentale per l’intero comparto editoriale italiano, che potrà avere una portata più ampia guardando al futuro. Ma anche al presente, visto che proprio giovedì scorso Agcom ha quantificato in 780mila dollari per due anni la somma dovuta da Microsoft al gruppo editoriale Gedi come equo compenso per aver utilizzato le pubblicazioni di carattere giornalistico delle testate del gruppo attraverso il motore di ricerca Bing.

“Dopo essere stati promotori nell’adozione della Direttiva Copyright e del suo recepimento in ambito nazionale – ha commentato Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg – gli editori della Fieg sono convinti che la collaborazione con Siae garantirà un’equa remunerazione alle centinaia di testate e agenzie di stampa i cui contenuti sono ancora utilizzati, senza compenso, dalle piattaforme online. L’avvio di questo percorso è un passo decisivo verso l’effettivo riconoscimento di un’equa condivisione del valore generato dagli over the top, invitati dallo stesso Presidente Mattarella a non sottrarsi alle responsabilità e agli obblighi che derivano loro dall’essere parte di una comunità da cui pure traggono benefici e opportunità economiche. La recente decisione dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, che per la prima volta ha quantificato l’equo compenso dovuto da un motore di ricerca nei confronti di un’azienda editrice associata, conferma la correttezza del percorso avviato dai Legislatori, comunitario e italiano, e definito dal Regolamento Agcom".

“Siamo fieri che la Fieg abbia scelto di dare a noi mandato per riconoscere il giusto valore del lavoro delle imprese editrici che rappresenta e per tutelarlo – ha aggiunto il presidente della Siae, Salvatore Nastasi – Siae è nata 142 anni fa esattamente con questa vocazione, che si ravviva in sempre nuovi percorsi, nel dialogo con sempre nuove realtà, in accordi per la valorizzazione della proprietà intellettuale. Siamo stati in prima linea sin dall’inizio per il recepimento della Direttiva Copyright, impegnandoci in difesa della cultura e della creatività, e questo accordo conferma che siamo, insieme, sulla strada giusta".