Roma, 14 ottobre 2024. Le accise di benzina e diesel vanno riallineate, parola del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Il nodo carburanti, che questa estate non è stato particolarmente stretto, torna ad avviluppare la scena politica. Il disallineamento fra le accise “fa parte del lungo elenco di sussidi ambientalmente dannosi e deve essere pareggiato, sennò siamo in infrazione europea. Su questo – le parole del titolare di via Cristoforo Colombo a 24 Mattino su Radio 24 – vedremo di riuscire a trovare una soluzione, perché comunque costa al bilancio dello Stato. Vale qualche miliardo”.
Cosa sono le accise
Le accise sui carburanti sono un’imposta sulla produzione. In Italia le accise sui carburanti hanno subito nel corso degli anni aumenti straordinari che poi – nella più classica tradizione del nostro Paese – sono diventati strutturali. Ancora oggi, quando facciamo un pieno, paghiamo tra i tanti un sovrapprezzo per la crisi di Suez del 1956 e la ricostruzione dopo la tragedia del Vajont (1963).
Come funzionerà il riallineamento
Nei giorni scorsi anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva affrontato il tema. “Probabilmente – aveva spiegato il titolare di via XX Settembre – ci sarà una riduzione della benzina e un innalzamento del gasolio, cercando di evitare contraccolpi per le categorie che utilizzano il gasolio per scopi professionali. Lo faremo con gradualità”. Le parole del ministro salvano di fatto gli autotrasportatori,l che godono di un sussidio ad hoc, dal possibile aumento.
Chi ci guadagna e chi ci perde
Secondo l’ultima rilevazione del ministero dell’Ambiente, le accise sulla benzina valgono 72,8 centesimo al litro, mentre quelle sul diesel arrivano a 61,7 centesimi. Secondo i calcoli di Unem, lo sconto per le famiglie si aggira sui 2 miliardi di euro, mentre quello per gli autotrasportatori tocca gli 1,4 miliardi di euro. Se le accise per benzina e gas dovessero essere portate a 67,2 centesimi (l’attuale media), chi ha l’auto a benzina risparmierà 5,5 centesimi di accise al litro. Secondo i calcoli di Federconsumatori, questo porterebbe a un guadagno pari a 84 euro l’anno. Contrariamente, chi guida un diesel spenderà circa 67 euro in più all’anno.
Le opposizioni
Elly Schlein nei giorni scorsi ha duramente attaccato il governo. “Meloni continua a mentire al Paese e prova a nascondere una verità che il governo da lei presieduto ha messo nero su bianco nel piano strutturale di bilancio a pagina 116, dove c’è scritto – ha detto la segretaria del Pd – che aumenteranno le accise sul diesel. Sono lontani i tempi in cui la premier faceva i video dal benzinaio promettendo di abbattere le accise. Adesso ci metta la faccia di nuovo e spieghi al Paese la tassa Meloni”.