Giovedì 14 Novembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Accise diesel e benzina: cosa cambia nella manovra 2025

Aumenterà il gasolio, giù invece la benzina. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia: “È un allineamento. La cosa non riguarderà gli autotrasportatori”

“Nella manovra 2025 non è quotata nessuna copertura e nessuna entrata a fronte di accise e catasto. Peraltro sulle accise avevamo detto che è un allineamento, quindi ci sarà una riduzione della benzina e un aumento del gasolio. La cosa non riguarderà gli autotrasportatori". Con queste parole, il ministro dell'Economia Giorgetti ha voluto scongiurare l'ipotesi di un aumento più pesante a carico degli automobilisti, sottolineando che si tratta di un modo per portare alla pari le accise su diesel e benzina, attualmente gravanti rispettivamente per il 35% e il 38% sul costo complessivo.

Tutti i chiarimenti sulla manovra 2025

Diesel e benzina, le accise saranno riallineate con la manovra 2025
Diesel e benzina, le accise saranno riallineate con la manovra 2025

Il ministro scherza, il Codacons no

“Facciamo un test in sala: chi ha la macchina a benzina, chi a gasolio? Io ce l’ho a gasolio, pagherò un centesimo in più a litro, sono disperato è una stangata…”. La battuta del ministro dell'Economia, in risposta a una domanda durante la conferenza stampa in cui parlava del decreto sulle accise approvato in Consiglio dei Ministri, non ha sortito l'effetto sperato, innescando non una risata ma una risposta piccata del Codacons e non solo. In particolare, l'associazione di consumatori sottolinea in una nota che “evidentemente il ministro non conosce il parco auto circolante in Italia e non sa che nel nostro Paese il 41,5% delle vetture a disposizione delle famiglie è alimentato a gasolio. Sono 16,7 milioni le auto diesel circolanti in Italia nel 2024. Un aumento delle accise di un centesimo di euro per il gasolio equivale a una maggiore spesa da +0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise. In un anno l’aggravio di spesa complessivo a carico dei proprietari di auto a gasolio sarà pari a +245,6 milioni di euro, conto che raggiunge 1,23 miliardi di euro nel caso in cui l’accisa dovesse salire di un centesimo all’anno per cinque anni”. Intanto, nei giorni scorsi il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, aveva sottolineato che “l'aumento di un centesimo in più l'anno per i prossimi 5 anni sul gasolio, e un centesimo in meno sulla benzina, è stata una decisione presa in sede europea. Si tratta di un aumento infinitesimale, che viaggia nell'ambito del Pnrr”.

Chi tassa di più il diesel?

Come detto, a oggi le accise sulla benzina rappresentano il 38% del costo totale, mentre sul diesel sono il 35% e sul Gpl il 18%. Numeri importanti, che collocano l'Italia ai vertici in Europa per quanto concerne i costi accessori sui carburanti, con ben 19 differenti accise aggiunte negli anni. Nel 1995 sono state tutte accorpate in un'unica somma, il che ha posto fine a molte polemiche circa l'opportunità di toglierne alcune, come quella della Guerra d'Etiopia del '35-'36, o della Crisi di Suez del '56, o del terremoto dell'Irpinia dell'80. Più costruttivo probabilmente appare il confronto fra la situazione italiana e quella di altri Paesi europei. Secondo i dati della Commissione Ue, l'Italia è il Paese che tassa di più il diesel: il costo da noi è pari a 0,933 euro al litro, il che ci colloca dinanzi al Belgio con 0,904, all'Irlanda con 0,903, alla Francia con 0,895 e alla Germania con 0,848.