Giovedì 26 Settembre 2024

Accensione riscaldamento 2024: ecco le date zona per zona

Le regole generali stabilite dal Dpr 74 del 16 aprile 2013. Ma i Comuni hanno potere di deroga. Qual è la temperatura massima consentita in casa

Accensione del riscaldamento 2024-2025: ecco le date zona per zona

Accensione del riscaldamento 2024-2025: ecco le date zona per zona

Roma, 23 settembre 2024 - Accensione del riscaldamento 2024, quali sono le date? Mentre il meteo resta incerto, ricordiamo la regola di base, definita dal Dpr 74 del 16 aprile 2013 e la possibilità di deroghe - in teoria infinite – dei Comuni.

Nella gran parte d’Italia valgono due date di base: i termosifoni potranno tornare a scaldare le nostre case dal 15 ottobre al 1 dicembre 2024. Il paese è diviso in sei zone. Lo spegnimento è previsto dal 15 marzo al 15 aprile.

Cosa sapere in breve

Riaccensione riscaldamento zona per zona

Ecco le sei zone in cui è divisa l’Italia secondo il Drp del 2013:

  • Zona A: 6 ore giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo; Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle
  • Zona B: 8 ore giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo; Palermo 
  • Zona C: 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo; Napoli, Bari, Cagliari 
  • Zona D: 12 ore giornaliere dal 1° novembre al 15 aprile; Roma, Firenze, Genova, Venezia, Terni, Ancona 
  • Zona E: 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile; Milano, Como, Torino, Bolzano, Aosta, Bologna, Perugia, L'Aquila 
  • Zona F: nessuna limitazione. Bormio, Aprica, Livigno, Madesimo.

Non basta però consultare lo schema a zone. Ogni Comune, infatti, può intervenire con deroghe, che naturalmente devono essere giustificate dalle condizioni climatiche. E sempre questa condizione consente l’accensione anche in assenza di ordinanza del sindaco. Stabilisce il decreto: “Al di fuori di tali periodi, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria”.

La temperatura in casa

Ma qual è la temperatura massima che si può tenere in casa? Il massimo consentito è di 20 gradi (più o meno 2). Sopra quella temperatura, in teoria si rischia la multa.

Distingue il decreto: “Durante il funzionamento dell'impianto di climatizzazione invernale, la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare, non deve superare:

  •  18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili
  • 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

Le raccomandazioni dell’Unione nazionale consumatori

L’Unione nazionale consumatori ricorda che fino alla metà dell’orario previsto si può accendere anche oggi, senza bisogno di aspettare l’ordinanza del sindaco. Moltissimi amministratori di condominio, invece, hanno difficoltà a riattivare i termosifoni, in assenza di un pronunciamento del Comune. L’ordinanza resta invece obbligatoria per l’accensione totale. Le regole valgono per tutti, condomini e ville.