Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

A che età si va in pensione in Europa. Pochi come l'Italia

La Francia ha appena innalzato l'età pensionabile a 64 anni, da noi è a 67. Ecco una panoramica sull'Europa

Roma, 10 gennaio 2023 - In Francia l'età pensionabile sarà elevata gradualmente di 3 mesi ogni anno e arriverà a 64 anni nel 2030: lo ha annunciato ieri la prima ministra Elisabeth Borne. La minima sarà fissata all'85% del salario minimo netto, "cioè quasi 1.200 euro al mese a partire da quest'anno", per i futuri pensionati che avranno raggiunto il massimo della contribuzione, ha aggiunto la Borne che ha spiegato come la rivalutazione coinvolga "quasi due milioni" di percettori dell'assegno previdenziale. Contro la riforma delle pensioni i sindacati transalpini hanno annunciato vigorose proteste, con il primo sciopero fissato per il 19 gennaio.

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A che età si va in pensione in Europa
A che età si va in pensione in Europa

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Tema caldo, quello delle pensioni. E non solo in Italia con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio a tenere banco dal 2023. L'invecchiamento delle società occidentali mette a dura prova i sistemi previdenziali. Ma a che età si va in pensione oggi in Europa e cosa ci possiamo aspettare in futuro? Ecco cosa sappiamo. 

Pensione di vecchiaia in Europa

Mediamente, nell'Unione europea gli uomini vanno in pensione a 64 anni e 4 mesi, le donne invece a 63 anni e 4 mesi. In base agli ultimi dati disponibili del Centro finlandese per le pensioni, la soglia più alta nell'Ue per accedere alla pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni, è in Italia, Grecia e Danimarca. Ma molti altri paesi raggiungeranno questo numero entro il 2031: Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna alzeranno tutti l'età pensionabile a 67 anni. Invece, si finisce prima di lavorare, almeno per ora, in Slovacchia e Francia, dove nel 2022 si poteva accedere alla pensione di vecchiaia a 62 anni, con Parigi che ieri ha annunciato, appunto, l'innalzamento a 64. Le donne godono di una soglia ancora più vantaggiosa in Polonia e in Romania, poiché gli è possibile uscire dal lavoro rispettivamente all'età di 60 e 61 anni. 

I possibili aumenti del futuro

Durante i prossimi dieci anni, tuttavia, si prevede che nessuno Stato membro dell'Ue potrà permettersi di tenere l'età pensionabile sotto i 64 anni. Secondo l'ultimo report Ocse sulle pensioni del 2021, 19 sui 27 Stati Ue registreranno uno spostamento in avanti dell'età pensionabile, e in alcuni casi il balzo sarà notevole. È la Danimarca a far segnare il dato più alto, dove secondo l'Ocse se qualcuno ha iniziato a lavorare nel 2020 all'età di 22 anni, con ogni probabilità andrà in pensione a 74 anni. Subito dopo la Danimarca si piazzano l'Italia e l'Estonia con 71 anni. In Irlanda, Spagna, Svezia e Slovenia, invece, lo spostamento sarà molto più contenuto, ma potrebbe anche non registrarsi alcuna differenza.

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