Roma, 31 maggio 2013 - Confindustria e sindacati hanno raggiunto l’accordo sulla rappresentanza e la democrazia sindacale. Un’intesa attesa da decenni che segna la fine degli accordi separati. Con la firma di oggi si stabiliscono nuove regole per misurare la rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali e per dare certezza agli accordi.
L’intesa è stata raggiunta al termine di una riunione di oltre quattro ore dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, e dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
GGIL - "Un accordo storico, che mette fine ad una lunga stagione di divisioni", è stato il commento del leader della Cgil, Susanna Camusso, in merito all'intesa raggiunta. L’accordo, ha aggiunto, "mette in trasparenza chi rappresenta chi attraverso la certificazione degli iscritti e dei voti e assume le regole della rappresentitività delle organizzazioni sindacali e del voto dei lavoratori per l’esigibilità e l’efficacia dei contratti".
UIL - Per Luigi Angeletti, leader della Uil, l'intesa è "importante" perché "regolerà le relazioni industriali in una maniera più chiara e trasparente". Secondo Angeletti l’accordo "la dimostrazione che le parti sociali sono capaci di autoregolarsi".
CISL - Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, l'accordo sulla rappresentanza segna una "svolta importante nelle relazioni industriali" e "cambierà la faccia nel mondo del lavoro".
CONFINDUSTRIA - "E’ un accordo storico. Dopo 60 anni raggiungiamo le regole per la rappresentanza, che ci permette di avere contratti nazionali pienamente esigibili", ha dichiarato, dal canto suo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
LETTA - "Una bella notizia l’accordo appena firmato Confindustria-Sindacati. E’ il momento di unire, non di dividere, per combattere la disoccupazione", ha scritto il premier Enrico Letta su Twitter.
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