Roma, 18 ottobre 2012 - Va giù lo spread tra il Btp decennale italiano e il corrispondente Bund tedesco. il differenziale tra i due titoli di Stato rivede e conferma i valori minimi da 7 mesi, riducendosi a quote che non vedeva da giugno 2011.

ASSIST DI MOODY'S - A far allentare la pressione è stata la mossa di Moody's che a sorpresa ha deciso di confermare il rating sovrano della Spagna nella classe 'investment grade', proprio mentre si fa più vicina una soluzione del caso Madrid condivisa a livello europeo.

BOCCATA D'OSSIGENO - La discesa di tassi e spread è una boccata d'ossigeno per il Tesoro italiano che può contare su un salutare risparmio in termini di interessi sul debito. Un calo dello spread di 100 punti genera un risparmio potenziale di circa 9,6 miliardi nel primo anno. Così, facendo un calcolo a spanne dai massimi di luglio con lo spread oltre i 500 punti, ai valori di oggi poco sopra quota 300, il Tesoro potrebbe riuscire a risparmiare fino a 20 miliardi di euro.

L'ALTALENA - Poco meno di 12 mesi fa, nella fase di agonia del governo Berlusconi, lo spread era salito a 575 punti-base. Da allora una discesa evidente, la risalita, e adesso il nuovo sospiro di sollievo. E la battaglia continua.
 

LE TAPPE - Ecco in sintesi le principali tappe dell'altalena dello spread negli ultimi sei mesi di governo Monti, da quota 300 di aprile allo sfondamento della soglia dei 500 punti a luglio e ritorno.

2 aprile - Lo spread viaggia poco sopra i 310 punti base.

10 aprile - Aumentano i timori per la Grecia e la tenuta delle banche della Spagna, lo spread supera i 400 punti.

16 maggio - Dopo settimane in altalena intorno a quota 400 punti, la situazione precipita con l'annuncio di nuove elezioni in Grecia: lo spread vola sopra i 450 punti.

12 giugno - L'annunciato salvataggio delle banche spagnole fa concentrare la speculazione sull'Italia, lo spread è a 490.

29 giugno - Il primo accordo sullo scudo anti-spread taglia le ali alla speculazione e lo spread si riporta a 420.

20 luglio - E' il venerdì nero, con la paura per il contagio tra Spagna e Italia: lo spread vola a 500 punti.

24 luglio - In assenza di segnali forti, lo spread torna ai livelli precedenti al governo Monti, a 537 punti.

26 luglio - Draghi promette misure extra e torna il sereno. Il differenziale si raffredda fino a 473 punti.

2 agosto - La Bce delude le aspettative dei mercati. Lo spread decolla di nuovo e tocca quota 508 punti.

21 agosto - Atene annuncia un nuovo pacchetto di tagli alla spesa pubblica. Lo spread scende a 407 punti.

6 settembre - La svolta di Draghi che annuncia il piano anti-spread Omt che prevede acquisti illimitati di titoli di Stato. Lo spread precipita sotto i 400 punti a 370.

14 settembre - All'indomani del nuovo round di stimoli varato dalla Fed, lo spread cala a 327 punti. Il rendimento Btp scende al 4,96% per la prima volta da marzo. 

27 settembre - La tregua dura poco, le incognite sul futuro della Spagna fanno volare lo spread a 380 punti.

17 ottobre - Schiarita sul salvataggio della Spagna, lo spread va giù a 313 punti.

18 ottobre - Nuovo minimo a 311 punti, poi lieve risalita fino a 318 ma sempre in un range di effettivo comnsolidamwento della discesa.