Lunedì 15 Luglio 2024
FABIO LOMBARDI
Quotidiano Nazionale

Debito pubblico da paura: sfiora i 3.000 miliardi di euro

Da inizio anno è aumentato di 70,2 miliardi di euro. Una corsa che non pare arrestarsi e che rende più difficili le manovre economiche future

Roma, 15 luglio 2024 – Un nuovo record del debito pubblico italiano che è arrivato a sfiorare quota 3.000 miliardi di euro. A maggio è infatti arrivato a 2.918,9 miliardi con un aumento di 13,3 miliardi in un mese. A comunicarlo è Bankitalia.

Debito pubblico record
Debito pubblico record

Il debito pubblico

In parole molto semplici il debito pubblico è formato dai soldi che lo Stato chiede in prestito per finanziare propria spesa pubblica (servizi, sanità pubblica amministrazione…), la crescita e gli investimenti. E’ prevalentemente basato sull'emissione di titoli di Stato (Bot, Cct...). E’ in sostanza la somma di soldi e interessi che lo Stato deve restituire ai creditori.

Debito pubblico record

Lo scorso maggio il debito pubblico è arrivato a sfiorare i 3.000 miliardi arrivando a 2.918,9 miliardi di euro. Lo rileva l'ultimo rapporto della Banca d'Italia su "Finanza pubblica: fabbisogno e debito". In un solo mese è aumentato di 13,3 miliardi.

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Cosa ha inciso sull’aumento

L’aumento è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso (come i titoli di Stato), della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi). In senso opposto ha agito la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,3 miliardi, a 31,9).

Com’è distribuito il debito

Con riferimento alla ripartizione per settori, il debito delle amministrazioni centrali (ministeri, forze dell’ordine...) è aumentato di 13,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali (come i Comuni) è diminuito di 0,3 miliardi. Il debito degli enti di previdenza (come ad esempio l’Inps) è rimasto sostanzialmente invariato.

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Aumentano le tasse

Sempre a maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,3 miliardi, in aumento del 7,1% (2,9 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi cinque mesi del 2024 le entrate tributarie sono state pari a 206,8 miliardi, in aumento del 7,1% (13,7 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Quasi 50mila euro a persone

Il debito pubblico rappresenta “una zavorra che pesa sulle future generazioni e che impedisce di fare manovre serie quando il Paese arranca ed è in difficoltà”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. “Se fosse diviso per ogni italiano si tratterebbe di una stangata pari a 49.475 euro (neonati compresi), a famiglia sarebbe addirittura pari a 110.563 euro», spiega Dona.

L’allarme

“Il debito pubblico dell'Italia è salito in soli 5 mesi di ben 70,2 miliardi di euro, un macigno che pesa sulla collettività e aggrava i conti economici del Paese”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi da Bankitalia. ”Il debito pubblico è passato dai 2.848,7 miliardi di euro dello scorso gennaio ai 2.918,9 miliardi di maggio – analizza il Codacons –. Un incremento di ben 70,2 miliardi, che, spalmato sulla popolazione italiana, equivale a ben 2.720 euro in più a famiglia da inizio anno, circa 1.190 euro in più a cittadino residente, neonati compresi”.