Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Zona arancione: Valle D'Aosta vicina, Sicilia in bilico. Le Regioni a rischio e da quando

Gli ultimi dati Agenas prima della cabina di regia: sette i territori che superano la soglia delle terapie intensive e potrebbero passare di fascia per la fine del mese

Percentuale di pazienti ricoverati in rianimazione e area non critica (Agenas)

Roma, 13 gennaio 2022 - Valle D'Aosta a un passo dalla zona arancione. Stando agli ultimi dati Agenas, la Regione ha superato entrambi i parametri per il cambio di fascia: i ricoveri si attestano da giorni al 54% (soglia 30%), mentre le terapie intensive raggiungono il 21% (soglia 20%). Da lunedì, quindi, il territorio di Erik Lavevaz dovrebbe cambiare colore e adottare, di conseguenza, misure più restrittive. Sul filo, stando ai numeri, anche la Sicilia (20% di intensive e 34% nei reparti): la sua posizione, con le altre Regioni, sarà valutata nella riunione di domani della Cabina di Regia. Se, quindi, al momento la Valle D'Aosta sembra l'unica certa, sono in tutto 7 le Regioni che superano la soglia delle rianimazioni, tra cui il Lazio, le Marche e la Toscana: questi territori dovrebbero 'salvarsi' dal cambio di colore per la prossima settimana (avendo i ricoveri sotto al limite), ma, se il trend si dovesse confermare in crescita, rischiano il passaggio di fascia per la fine del mese. Vediamo qui sotto nel dettaglio tutti i dati e le regole. 

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Sommario

Bollettino Covid: dati su contagi e ricoveri del 13 gennaio

Le regole della zona arancione
Le regole della zona arancione

Terapie intensive e ricoveri a livello nazionale

Le regole della zona arancione
Le regole della zona arancione

A livello nazionale, stando agli ultimi dati Agenas, sembra essersi stabilizzata la situazione ospedaliera: i posti letto occupati nei reparti ordinari si attestano ancora al 27% e le rianimazioni, invece, sono al 18%. Nessun cambiamento rispetto alla rilevazione dell'11 gennaio 2022.

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Dati regione per regione

Dati Agenas aggiornati al 13 gennaio

Abruzzo: 26% (reparti), 20% (terapie intensive)

Basilicata: 21% (reparti), 1% (terapie intensive)

Calabria: 39% (reparti), 17% (terapie intensive)

Campania: 25% (reparti), 12% (terapie intensive)

Emilia-Romagna: 25% (reparti), 17% (terapie intensive)

Friuli Venezia Giulia: 29% (reparti), 23% (terapie intensive)

Lazio: 25% (reparti), 22% (terapie intensive)

Liguria: 37% (reparti), 18% (terapie intensive)

Lombardia: 33% (reparti), 17% (terapie intensive)

Marche: 26% (reparti), 23% (terapie intensive)

Molise: 10% (reparti), 5% (terapie intensive)

P.A. Bolzano: 15% (reparti), 16% (terapie intensive)

P.A. Trento: 25% (reparti), 28% (terapie intensive)

Piemonte: 28% (reparti), 23% (terapie intensive)

Puglia: 18% (reparti), 11% (terapie intensive)

Sardegna: 14% (reparti), 14% (terapie intensive)

Sicilia: 34% (reparti), 20% (terapie intensive)

Toscana: 23% (reparti), 22% (terapie intensive)

Umbria: 32% (reparti), 14% (terapie intensive)

Valle d’Aosta: 54% (reparti), 21% (terapie intensive)

Veneto: 24% (reparti), 19% (terapie intensive)

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Zona arancione: quando scatta

Sono tre i parametri da superare a livello regionale per entrare in zona arancione:

  • Incidenza superiore ai 150 casi per 100mila abitanti (valore che oltrepassano tutte le Regioni)
  • La soglia del 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari
  • La soglia del 20% dei posti letto occupati nelle terapie intensive

Chi passa in zona arancione

L'unica regione che, stando ai dati Agenas e ai parametri elencati sopra, passerà quasi sicuramente in zona arancione è la Valle D'Aosta: il territorio oltrepassa infatti sia la soglia dei reparti ordinari (54%), sia quelle delle terapie intensive (21%). Molto in bilico la Sicilia che supera il limite dei ricoveri ordinari (34%) mentre è sulla soglia per quanto riguarda le rianimazioni (20%). La decisione sul cambio di colore verrà presa, come sempre, dopo la riunione prevista per domani della Cabina di Regia.

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Chi rischia nelle settimane a venire

Dovrebbe schivare la zona arancione questa settimana il Friuli Venezia Giulia, che supera la soglia delle terapie intensive (23%), ma dovrebbe 'salvarsi' perchè resta invece appena al di sotto del limite dei ricoveri (29%). E sarà da attenzionare l'andamento dei parametri anche in Calabria e in Lombardia: entrambe le regioni, infatti, hanno superato la soglia dei ricoveri (Calabria 39%, Lombardia 31%), mentre stanno raggiungendo il limite delle rianimazioni (entrambe al 17%).

Ma le terapie intensive sono oltre soglia anche in Toscana (che ha il 22% di occupazione in rianimazione e il 23% nei reparti ordinari), nella provincia di Trento (rispettivamente al 28% e al 25%), nelle Marche (23% e 26%), nel Lazio (22% e 25%) e in Abruzzo (20% e 26%). Per questo, bisognerà monitorare la situazione nelle prossime settimane ma, se il trend dovesse confermarsi in crescita, le regioni potrebbero rischiare la zona arancione entro fine mese. 

Caso Piemonte. La regione resta anche per la prossima settimana in zona gialla: l'incertezza dei giorni scorsi è stata risolta dal decisivo l'aumento dei posti letto disponibili negli ospedali, 970 in tutto con il contributo di 500 dal privato. E oggi il dato della pressione ospedaliera ha segnato il primo calo dal 18 dicembre: -1 in terapia intensiva, - 4 negli altri reparti. 

Sono calati i parametri anche in Liguria, che, dai dati dell'11 gennaio, sembrava quasi certamente in zona arancione: i ricoveri sono scesi dal 38% al 37%, mentre le terapie intensive dal 20% al 18%.  

Le regole della zona arancione

Partiamo con il ricordare che le restrizioni della zona arancione non toccano chi possiede il super Green pass, ovvero chi si è sottoposto alla vaccinazione o è guarito dal Covid. La questione cambia, invece, per chi non è in possesso del Green pass, ovvero non si è sottoposto nemmeno al tampone, e per i non vaccinati. Vediamo come.

Per chi non ha il Green pass, gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regioni/P.A. sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune (con autocertificazione). Restano consentiti, invece, gli spostamenti da comuni di massimo 5mila abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia. È vietato inoltre l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

Per chi ha il Green pass base (tampone negativo), invece, è vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), ma anche l'effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all'aperto.