Sabato 11 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Emergenza zecche a Belluno, sette casi di encefalite da morso

Allarme da parte degli esperti della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) agli amanti delle passeggiate nei boschi: i morsi di zecca possono trasmettere la Tbe, che può essere letale o provocare danni permanenti, fino alla paralisi

Una zecca

Belluno, 3 luglio 2016  - Salgono a sette i casi di encefalite da morso di zecca in provincia di Belluno. La Tbe, o meningoencefalite da zecche, dal 1994 a oggi ha colpito in zona 194 volte, la metà di tutto il territorio nazionale.

La malattia nel 70-90% dei casi decorre in maniera asintomatica mentre in un 2% può essere addirittura letale o lasciare danni gravi e permanenti. La cosa più inquietante è che la metà dei casi non ci si accorge di esser stati morsi da una zecca.

L'allarme lanciato dagli esperti della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit), che in vista delle passeggiate nei boschi che attendono molti italiani in fuga verso la montagna, mette in guardia gli amanti della natura.

La meningoencefalite da zecche, o primaverile-estiva, è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale, diffusa soprattutto nel Nord Est Italia. Il tempo di incubazione è variabile e l'andamento dei sintomi vede un primo episodio simil-influenzale seguito da un periodo di relativo benessere della durata di 7-10 giorni, cui segue la malattia vera e propria. 

Ma in molti casi la diagnosi è tardata perché il morso della zecca spesso non è avvertito dalla vittima, questo è dovuto alla saliva dell'animale dove è contenuta una sostanza che ha un effetto anestetico. 

Ermenegildo Francavilla, Direttore Unità Operativa di Malattie Infettive Ospedale di Belluno e membro Simit: "Consigliamo, nel dubbio, di informarsi e informare sui viaggi fatti nel mese precedente la comparsa dei sintomi, così che il medico abbia tutti gli strumenti per diagnosticare la patologia".