Trento, 25 maggio 2023 - Zanzare tigre e multe: il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha firmato un’ordinanza che prevede sanzioni da 89 a 538 euro per chi non osserverà alcune regole elementari per contrastarne la diffusione.
![Zanzare tigre e multe: cosa ha previsto il sindaco di Trento](https://www.quotidiano.net/image-service/version/c:MzJlMmRlOWEtYjU0YS00:YTcyYWFl/zanzare-tigre-e-multe-cosa-ha-previsto-il-sindaco-di-trento.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
Zanzare, cosa stabilisce l’ordinanza di Trento
L’ordinanza - che resterà in vigore fino al prossimo 31 ottobre - “è rivolta a tutti i cittadini, ai soggetti pubblici e privati, amministratori condominiali, proprietari, affittuari e in generale a tutti coloro che hanno la disponibilità di abitazioni o aree aperte, anche inutilizzate, dove si possono creare raccolte di acqua meteorica o di altra provenienza che favoriscono il proliferare della zanzara”.
Cosa non bisogna fare
La raccomandazione fondamentale è naturalmente quella di evitare i ristagni d’acqua in giardino come al cimitero, negli orti come nelle attività produttive, nei cantieri edili come in quelli stradali.
In dettaglio, recita una nota del Comune, si invita dunque a fare attenzione all’acqua che si deposita nei sottovasi, nelle vasche e in eventuali piscine abbandonate in seguito alla pioggia. Chi gestisce un orto – anche ad uso domestico – deve privilegiare l’annaffiatura diretta tramite pompa o con contenitori da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso.
Zanzare e pneumatici: allerta massima
L’ordinanza si occupa anche di chi gestisce rottamazioni o stoccaggi. Queste attività sono tenute a svuotare completamente da eventuali contenuti d’acqua ogni pneumatico in arrivo ed in partenza.
Anche i laghetti ornamentali “dovranno essere sottoposti a periodiche disinfestazioni larvali”. Qualora si riscontri una diffusa presenza dell’insetto, il proprietario delle aree interessate dovrà provvedere immediatamente a propria cura e proprie spese alla disinfestazione.
Che cosa si rischia
In caso di mancata osservanza di queste prescrizioni, i proprietari saranno invitati a mettersi in regola entro 24 ore. In caso di inadempienza, l’Amministrazione comunale provvederà d’ufficio al recupero delle spese sostenute e scatterà una sanzione da 89 a 538 euro.