Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è riuscito a evitare l'impeachment grazie a un accordo dell'ultimo minuto con i conservatori del People Power Party, il suo partito, che ha boicottato il voto in Parlamento.
La spallata delle opposizioni non è riuscita, nonostante le proteste di massa e l'indignazione nazionale per la maldestra legge marziale dichiarata da Yoon martedì e revocata 6 ore dopo, per il voto contrario unanime in Parlamento dei 190 deputati presenti.
Le opposizioni non sono riuscite a incassare gli 8 voti dissidenti tra i 108 del partito al governo utili a raggiungere il quorum di 200. Il leader parlamentare del partito al governo Choo Kyung-ho, lo stratega dell’iniziativa, ha annunciato le dimissioni.
Secondo gli osservatori, Yoon ha ceduto la direzione politica del Paese al suo partito e accettato di dimettersi in cambio del blocco dell'impeachment.