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Una foto generica di mensa scolastica (Newpress)
Cassina De' Pecchi (Milano), 20 gennaio 2015 - Le offerte per l’appalto-ponte non spengono la bagarre sullo yogurt scaduto, servito alle elementari. Novanta confezioni arrivate sui tavoli di altrettanti ragazzi, subito ritirate dal gestore. «Ha avvisato in tempo reale di essersi sbagliato». Laura Vecchi, assessore alla partita, sventola la mail d’allarme della ditta. La tensione sul servizio di ristorazione scolastica è andata crescendo negli ultimi mesi. Prima le bottigliette d’acqua ritirate dal menu, anche in piena crisi idrica a fine ottobre, quando le famiglie di far bere ai figli dal rubinetto non ci pensavano proprio, poi la querelle tutta politica sui contenuti di un appalto che ha fatto e fa discutere. Derrate, controlli. Non c’è una voce che la minoranza di centrodestra non abbia passato al setaccio. Poi, costi e scelte. «Il 60% delle famiglie di Cassina paga un pasto 5.60», ricorda la forza di opposizione Uniti. Una cifra indicata «come una delle più salate della zona, anche a causa del biologico e del Km0 che incidono sul conto», ancora il centrodestra. Merito e metodo continuano ad essere nel mirino.
«Nel servizio c’è qualcosa che non va», lamenta la minoranza. «Puntiamo alla qualità», la risposta sistematica della Giunta di centrosinistra, che non mollerà sui prodotti di filiera corta. «Né ora, né mai», scandisce Vecchi. In effetti, ieri pomeriggio, è cominciato lo spoglio delle offerte del bando cuscinetto. E quelli sono i contenuti, che traghetteranno il servizio alla nuova super gara, quella vera e propria, che l’Amministrazione Mandelli bandirà a settembre. «A metà anno era impossibile farlo», chiarisce il Palazzo. Limitati i costi dell’appalto attuale, 370mila euro il valore complessivo per far pranzare i ragazzi da qui ad agosto. Il capitolato comprende anche i pasti serviti ai centri estivi. E già qui c’è da ridire. «Il Comune pagherà 4,60 a pranzo - spiega Andrea Maggio di Uniti - chissà se le famiglie riusciranno a risparmiare un po’». «Non credo - dice l’assessore - abbiamo confermato l’obiettivo generale e cioè la qualità. I genitori non si lagnano dell’esborso, vista la finalità, i problemi sono altri». «Frutta e verdura a km0 significa poter ruotare assai poco - ancora Vecchi - le mamme chiedono più fantasia».
Nessun retromarcia neppure sull’acqua. «Né adesso, né a settembre». «Ora le analisi sono disponibili in tempo reale sul nostro sito. Le famiglie possono dormire sonni tranquilli». Quanto alla gara di “mezzo”, quella che oggi probabilmente vedrà un assegnatario, si è resa necessaria «per evitare i continui affidi temporanei al gestore attuale». «Un peccato di trasparenza» per il centrodestra, che aspetta un’altra volta gli avversari al varco.