Roma, 20 agosto 2024 - Come è possibile che la barca a vela Bayesian, uno Yacht moderno, lussuoso e ristrutturato nel 2020, sia potuto colare a picco in pochi istanti al al largo di Porticello? E' la stessa domanda a cui vuole rispondere la procura di Termini Imerese, che ha aperto un'inchiesta e l'ha affidata agli uomini della Guardia Costiera di Porticello. Sicuramente la "violenta burrasca" davanti la costa del Palermitano è stata determinante, ma secondo Matthew Schanck, esperto britannico di salvataggi in mare e presidente del Maritime Search and Rescue Council, un veliero di quella stazza doveva resistere. "È una sorta di fatto senza precedenti per una imbarcazione di quelle dimensioni, certificata e utilizzata a fini commerciali, subire un evento così significativo in condizioni meteorologiche che erano piuttosto severe a detta di tutti, ma che avrebbero dovuto essere entro i limiti della nave stessa", ha sottolineato Schanck ai media del Regno Unito.
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L'albero maestro spezzato
Una tromba d'aria ha spazzato via in pochi minuti uno yacht di 56 metri, lasciando dietro di sé un morto, 6 dispersi in fondo al mare, probabilmente ancora all'interno del Bayesian, e 15 sopravvissuti, tra cui il comandante. L'ipotesi più accreditata punta il dito contro l'albero di 75 di metri, il più alto al mondo di alluminio, abbattuto dalla furia del vento, o da un downburst (una violenta raffica di vento discendente), quindi sbilanciando e facendo inclinare su un lato l'imbarcazione. A quel punto lo yacht, con l'ancora abbassata, si è steso in orizzontale sul mare imbarcando acqua e perdendo così la caratteristica di raddrizzamento che hanno tutte le barche a vela, infine è affondato.
La secca e la falla
C'è anche una seconda ipotesi che parla di una secca e di un danno all'imbarcazione. Secondo i sommozzatori dei Vigili del Fuoco lo scafo, e la sovrastruttura in alluminio, non presentano danni, loro stessi oggi ne hanno aperto uno per aggirare le difficoltà trovate nell’entrare nel relitto nel Bayesian, adagiato a 50 metri di profondità. La lussuosa barca a vela, con una stazza lorda di 473 tonnellate, Costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008 e ristrutturata quattro anni fa, progettata per crociere esclusive, sarebbe stata comunque sbattuta (da una tromba d'aria o da un downburst) con la deriva contro la secca della Formica, impatto che ha provocato una falla nello scafo.
"La nave dietro di noi era scomparsa"
La testimonianza del capitano della goletta olandese, che ha prestato i primi soccorsi alle 15 persone sopravvissute, non ha chiarito la vera dinamica. Karsten Borner ha detto alla Bbc che la sua imbarcazione era in difficoltà per le fortissime raffiche di vento ed era riuscito a stabilizzarla usando il motore. Aveva anche manovrato per non colpire la Bayesian lì vicino, anche lei in balia della burrasca, ma dopo aver pensato a mantenere la sua nave in posizione, ha dichiarato: "abbiamo notato che la nave dietro di noi era scomparsa".
Esperto: "Fondamentale posizione chiglia retrattile"
Secondo Paolo Cori, uno dei maggiori esperti al mondo di barche da regata e progettista di super yacht, nel caso del Bayesian "sarà fondamentale verificare la posizione della chiglia retrattile, controllare se fosse stata sollevata oppure no" perché la differenza in termini di stabilità è sostanziosa. E non bisogna dimenticare che "la proporzione fra l'altezza dell'albero, oltre 72 metri dalla linea di galleggiamento, e la lunghezza della barca, di 56 metri, era un po' troppo elevata per una barca da crociera seppur pesante (ca 550 tonnellate) ma con un basso potere di raddrizzamento trasversale relativo e di conseguenza era una barca con un piano velico molto spinto, estremizzato in altezza, con criticità in certe situazioni estreme come questa". Cori ha ricordato che "la Bayesian aveva una deriva mobile, che cambia il pescaggio da circa 4 a oltre 9 metri e mezzo", in questa seconda posizione "si ha più stabilità trasversale, necessaria per reggere una velatura da quasi 3 mila metri quadri" ed è anche utile in situazioni come quelle al largo di Porticello. "Con una chiglia di 9 metri forse la Bayesan si sarebbe inclinata ma senza ribaltarsi" ha sottolineato il progettista all'Adnkronos. Cruciale anche verificare "se c'erano anche oblò aperti sullo scafo o vetrate del salone che si sono rotte". Cori pone anche l'accento sul fatto che "è stata definita la miglior banca al mondo da crociera nel 2009, quella con il record di albero di alluminio più alto del mondo" che però "in alcune situazioni può essere peggiorativo: con un albero di notevoli dimensioni e grande presa al vento e due girafiocchi a prua e uno a trinchetta, cilindri che offrono una grande resistenza al vento, con venti presumibilmente ad oltre 100 km/h è come se la barca avesse avuto quasi le vele aperte. Era praticamente impossibile evitare il ribaltamento".
I dispersi e i sopravvissuti
I dispersi sono nomi eccellenti britannici e americani: Mike Lynch, 59enne tycoon britannico, e sua figlia 18enne Hannah, poi Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Staley International, e sua moglie Judy. E due americani, il legale di Lynch, Chris Morvillo, e la moglie Nada Morvillo, 57enne designer di gioielli. I feriti, soccorsi e portati in ospedale in seguito al naufragio, sono James Emsilie, 35 anni, con la moglie Charlotte Golunski 35 anni e la piccola Sofia di un anno. Poi Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie di Lynch, Sasha Murray, 29 anni irlandese, Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar, Matthew Griffith, francese, capitano della nave, James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, Ayla Ronald, 36 anni, e Matthew Fletcher, 41 anni, inglesi. L'unico corpo recuperato è quello del cuoco di bordo, il canadese Ricardo Thomas.
La Procura sentirà i superstiti
Comunque le ipotesi al vaglio della procura di Termini Imerese sul naufragio sono tutte di difficile verifica e accertamento, così sarà necessario per gli inquirenti, guidati dal procuratore Ambrogio Cartosio, ascoltare le testimonianze dei superstiti, capitano in testa, ospitati nel resort Domina Zagarella di Santa Flavia, davanti il mare di Porticello. Un adempimento necessario anche per consentire il rientro nel Paese di origine. I tempi dell'indagine comunque non sono prevedibili, anche valutando il recupero delle salme dei dispersi e l'esecuzione delle autopsie, ormai quasi certa. Nel mirino anche, vista l'eccezionalità di un evento atmosferico avverso e del tutto imprevedibile, l'errore umano che potrebbe consistere anche nel non aver previsto o non avere saputo fronteggiare una situazione, che seppur complicata, non ha arrecato danni al veliero olandese ormeggiato poco distante.
Il video: affonda in 60 secondi
Un video, registrato dalle telecamere di videosorveglianza di una villa, ha immortalato il Bayesian nel momento dell'inabissamento. Lo yacht è illuminato, si vedono le luci, poi in soli sessanta secondi sparisce inghiottito dal mare. Gli investigatori lo stanno visionando per cercare di comprendere la situazione.
Due giorni prima è morto il coimputato di Lynch
Solo due giorni prima della tragedia è morto Stephen Chamberlain, ex vice presidente finanziario della società Autonomy fondata dall'imprenditore britannico Lynch. Era in ospedale da sabato, dopo essere stato investito da un'auto pirata nel Cambridgeshire. Chamberlain era stato coimputato di Lynch nel processo per frode negli Stati Uniti e i due erano stati riconosciuti non colpevoli a giugno. Le accuse riguardavano la vendita di Autonomy al colosso informatico americano Hewlett-Packard nel 2011 per oltre 11 miliardi di dollari.