Mercoledì 19 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Xylella, Tar blocca interventi in Puglia. Liguria, l'ulivo trovato non è infetto

Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di associazioni, cooperative e aziende vivaistiche pugliesi bloccando lo stato di emergenza in Puglia. Intanto si scopre che la pianta di ulivo sospetta, trovata in Liguria, non è infetta. Codacons: "Oggi parte l'azione risarcitoria collettiva"

Xylella fastidiosa, il Tar del Lazio sospende il piano d'emergenza i Puglia (Ansa)

Roma, 7 maggio 2015  - Xylella fastidiosa, fermi tutti. Il Tar del Lazio ha sospeso la dichiarazione dello stato di emergenza per la diffusione in Puglia del batterio Xylella e il Piano d'intervento previsto per fronteggiare il rischio fitosanitario. Ha accolto così le richieste di associazioni, cooperative e aziende vivaistiche pugliesi. 

I ricorsi sui quali si è avuta la decisione della I sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giulia Ferrari, contestavano, tra l'altro, chiedendone la sospensione, la delibera del Consiglio dei Ministri che dichiarava lo stato di emergenza, nonché il Piano d'interventi del 16 marzo scorso a firma del Commissario Delegato per fronteggiare il rischio fitosanitario di diffusione della Xilella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia. Il prossimo 16 dicembre ci sarà la discussione di merito. 

Il Tar ha considerato "che gli atti nazionali oggetto dell'odierno contenzioso sono stati assunti in attuazione della Decisione di esecuzione n. 2014/497/UE della Commissione Europea relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione europea del batterio Xylella fastidiosa" e che il 28 aprile scorso "la Commissione Europea ha adottato un nuovo testo di Decisione di esecuzione sulla medesima questione, che si avvia a completare nei prescritti tempi il proprio iter interno ai fini della formale adozione, e a sostituire la richiamata Decisione 2014/497/CE, rispetto alla quale prevede misure differenti sia sul punto degli accertamenti tecnici da compiersi sia in ordine alle misure da adottare".

Ad essere sospese, quindi, è stato spiegato, sono le misure prese dal governo e dal commissario che prevedono l'abbattimento degli ulivi malati o sospettati di esserlo, in attesa che venga completato l'iter della commissione europea che prevede misure più rigide. In particolare, prevede che negli uliveti colpiti dai focolai del batterio, dovranno essere eradicati non solo gli ulivi malati, ma anche le piante che si trovano nel raggio di cento metri dalla pianta malata in alcune zone della Puglia. Il Tar quindi rileva che "per gli atti nazionali impugnati, residua, sul piano dell'esecutività, un orizzonte temporale esiguo, dovendo essere a breve termine rimodulati in modo coerente con il nuovo testo della Decisione di esecuzione", e quindi le censure svolte dai ricorrenti sono "meritevoli di particolare apprezzamento in punto di gravità e irreparabilità del pregiudizio" e quindi alla luce dell'"imminente mutamento delle disposizioni di riferimento" vadano accolti i ricorsi. 

ULIVO LIGURIA NO0N E' INFETTO - In più si scopre che non è il batterio nocivo quello individuato su una pianta di ulivo sospetta trovata in Liguria. Le analisi sulla pianta hanno dato esito negativo. È quanto comunicato informalmente stamani dalle autorità italiane alla Commissione Ue. Lo ha reso noto Enrico Brivio, portavoce dell'esecutivo europeo per salute e ambiente.

AZIONE RISARCITORIA CODACONS - Parte oggi l'azione risarcitoria collettiva del Codacons per il caso Xylella. Sul sito dell'associazione www.codacons.it è stato infatti pubblicato il modulo di costituzione di parte offesa attraverso il quale tutti i soggetti coinvolti dalla devastazione legata al batterio possono avviare l'iter volto ad ottenere il risarcimento dei danni subiti. "Invitiamo tutti gli abitanti del Salento, i produttori e i coltivatori della zona a scaricare dal nostro sito il modulo di costituzione, in modo da inserirsi nel procedimento aperto dalla Procura di Lecce - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Sarà così possibile far valere i propri diritti ed ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali subiti nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili della diffusione di Xylella e della mancata prevenzione".