Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

X e il traffico rallentato, ‘bloccati’ i siti che non piacciono a Twitter

Il social di Elon Musk avrebbe rallentato il traffico verso siti ritenuti ostili, tra questi ci sarebbero New York Times, Reuters ma anche Facebook, Bluesky e Substack.

X, ovvero il nuovo nome di Twitter (Ansa)

Roma, 16 agosto 2023 – X, ovvero Twitter, rallenterebbe il collegamento con altri siti internet. Specialmente quelli di informazione. Nel dettaglio quelli del New York Times, Reuters e di organizzazioni giornalistiche e concorrenti online come Facebook, Bluesky e Substack. Una mossa che sembra mirata alle aziende che hanno attirato le ire del proprietario Elon Musk. Secondo i test condotti dal Washington Post, gli utenti che hanno cliccato su un link su X, per accedere a uno dei siti web presi di mira, hanno dovuto attendere circa cinque secondi prima di vedere la pagina.

Ieri pomeriggio X ha iniziato a invertire la strozzatura su alcuni siti, riportando a zero i tempi di ritardo. Non è noto se tutti i siti web sottoposti a strozzatura abbiano ripristinato il normale servizio. Il ritardo ha riguardato il dominio t.co, che è un servizio di accorciamento dei link che X utilizza per elaborare ogni link pubblicato sul sito. Il traffico viene instradato attraverso il dominio, consentendo al social di tracciare - e, in questo caso, di bloccare - l'attività verso il sito web di destinazione, sottraendo potenzialmente traffico e ricavi pubblicitari alle aziende che Musk non gradisce.