Roma, 13 luglio 2023 – Zanzare e virus West Nile 2023: primo caso confermato di infezione nell'uomo dall'inizio della sorveglianza per il 2023, segnalato in un donatore di sangue nella provincia di Parma, già colpita dalla circolazione del virus negli animali vettori. Lo rende l'Istituto superiore di sanità (Iss).
Zanzare e virus West Nile: la mappa
Salgono così a 14 le province con dimostrata circolazione del virus West Nile in vettori e animali, appartenenti a 5 Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna. Quest'anno, spiega l'Iss sul proprio sito, la stagione di trasmissione di malattie trasmesse da insetti ha avuto un inizio precoce in Italia. La circolazione del virus West Nile, infatti, è stata confermata dalla presenza del virus in pool di zanzare e in avifauna nel paese già nel mese di maggio 2023.
Virus West Nile e donatori di sangue: cosa sapere
Ma come è stato scoperto il primo caso? Dalle verifiche che scattano obbligatoriamente sui donatori di sangue e sulle sacche quando il virus circola nel territorio.
West Nile, la mappa Iss
Virus e clima
Si sono inoltre verificate emergenze idro-geologiche per eventi climatici estremi in diverse Regioni Italiane. Dal 15 maggio 2023 una forte ondata di maltempo sta interessando in particolare numerose province della Regione Emilia-Romagna dove si sono registrate esondazioni e frane. Inondazioni, esondazioni ed alluvioni, ricorda l'Istituto, sono associate all'aumento del rischio di alcune malattie infettive, incluse le arbovirosi trasmesse da zanzare, come il virus West Nile, endemico in Italia, e i virus dengue e chikungunya, che hanno dato luogo a focolai sporadici nel nostro paese. Attualmente non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Malgrado siano allo studio dei vaccini, per il momento l'unico strumento preventivo contro la diffusione dell'infezione è soprattutto la riduzione dell'esposizione a punture di zanzare, durante il periodo favorevole alla trasmissione.