Roma, 13 marzo 2025 – Attaccare, difendere, mettersi alla prova con tecniche di sopravvivenza estreme in un ambiente reso ostile da temperature ampiamente sotto lo zero circondati da ghiaccio e neve dove bisogna sapere combattere prima di tutto contro la natura. Con gli sci, dotati di ciaspole, mimetizzati nel bianco del terreno coperto di neve, gli alpini si addestrano per mettere alla prova la loro capacità di guerra artica e subartica come fanno i colleghi d'arma del Nord Europa, soprattutto quelli che allungando lo sguardo vedono il confine della Russia.
In questi giorni è in corso una grande esercitazione in Val Pusteria denominata Volpe bianca concepita dal Comando delle Forze Operative terrestri dell'Esercito e diretta dal Comando truppe alpine di Bolzano. Esercitazioni di questo genere sono sempre più frequenti in Italia e all'estero insieme ad eserciti di altre nazioni. Un anno fa il 2° Reggimento della Brigata Alpina Taurinense concluse la fase finale di un analogo ciclo addestrativo in ambiente freddo in Norvegia.

Fino a sabato in Val Pusteria si mettono alla prova 1.300 i militari appartenenti ai 15 reggimenti delle Brigate Alpine Julia e Taurinense e ad altri reparti dell'Esercito, tra cui figurano il 9/o reggimento 'Rombo’ il 4/o Alpini paracadutisti ranger, tre reggimenti dell'Aviazione dell'Esercito (1/o Antares, 4/o Altair e 5/o Rigel), il 5/o artiglieria 'Superga, il 28/o 'Pavia e il 2/o Trasmissioni alpino. I soldati sono messi a dura prova di giorno e di notte dove devono resistere in condizioni estremamente disagiate.

Volpe Bianca si svolge in collaborazione con l'industria della Difesa, con alcuni obiettivi principali: verificare il livello di addestramento individuale e collettivo dei reparti, creare le condizioni per sperimentare i materiali in continua evoluzione e le tecnologie per lo sviluppo della capacità dei militari di operare in ambiente artico.
Per oggi giovedi 13 è prevista anche 'Arctic Shield', la dimostrazione delle capacità ‘Cyber Electro Magnetic Activities’ in ambiente montano/artico, a cura del 9/o reggimento sicurezza cibernetica 'Rombo’, che impiega droni di ultima generazione e sistemi di guerra elettronica con la funzione fondamentale di abilitare attraverso tecnologie di punta la manovra degli alpini del 3/o reggimento insieme agli altri reparti impiegati sul terreno.
Arctic Shield è una esercitazione a partiti contrapposti ad elevato contenuto tecnologico con display Cyber Electromagnetic Activities Capabilities, ma una delle sfide più performanti è Ice Patrol, una gara di pattuglia della durata di tre giorni e a seguire Ice Challenge, prova di sci-alpinismo sotto forma di staffetta. A questa prova con partenza oggi dalla Nordic Arena di Dobbiaco prenderanno parte anche rappresentanze degli atleti paralimpici dell'esercito e team di Polonia e Romania. Volpe Bianca 2025 è anche l'occasione per un test sulle capacità sciistiche del personale coinvolto nell’organizzazione delle prossime Olimpiadi Invernali Milano - Cortina 2026.

Dalla guerra simulata sulla neve allo studio e alla teoria. Oggi pomeriggio, l'Auditorium Gustav Mahler di Dobbiaco ospiterà 'Arctic Forum - Dolomites 2025', la conferenza sull'Artico organizzata dal Comando delle Truppe Alpine, alla quale prenderanno parte relatori internazionale sui temi della strategia per la Difesa, tema di grande attualità in questi giorni, e della tecnologia per materiali e attrezzature utilizzabili in ambiente artico. Il forum si chiude con gli interventi della senatrice Isabella Rauti - sottosegretario alla Difesa con delega all'Artico - e del capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Carmine Masiello.