Venerdì 2 Agosto 2024

“Da grande voglio fare il poliziotto per arrestare papà”, la risposta di un bimbo alla maestra inchioda il genitore violento

Biella, l’insegnante, preoccupata dalla involontaria confessione del piccolo alunno, ha avvertito la direzione e i carabinieri. L’uomo teneva una pistola carica sul frigo e un fucile nel ripostiglio, entrambi con matricola abrasa

Carabinieri

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Biella, 30 luglio 2024 – “Da grande voglio fare il poliziotto per mettere il papà in galera, così non toccherà più la mamma”. La risposta di un bambino alla più classica delle domande della maestra si è trasformata in un denuncia che ha inchiodato il genitore violento. È successo in una scuola primaria del Biellese, dove la maestra, di fronte alla risposta del piccolo alunno ha capito che qualcosa non andava, così ha informato la direzione dell'Istituto scolastico, che ha inviato una dettagliata relazione alla Procura di Biella. I carabinieri hanno quindi verificato la situazione del nucleo familiare e per l’uomo sono scattate le manette.

Ma andiamo con ordine. Una volta avute le prime conferme, i carabinieri hanno avvicinato la mamma del bambino, una donna di 42 anni, conquistando la sua fiducia e portandola a raccontare una storia di maltrattamenti, mai denunciati, subiti da tempo dal compagno, alcolista, che non esitava a vessarla anche davanti ai figli. Ascoltandola attentamente, i carabinieri hanno intuito che ci fosse qualcosa di più, una sorta di timore che la donna non osava dire. D'accordo con i servizi sociali, che hanno predisposto un domicilio protetto per la donna e i bambini, hanno perquisito l'abitazione della famiglia e trovato una pistola con il caricatore inserito e pieno di colpi, poggiata sopra il frigorifero. Mentre in un ripostiglio erano nascosti un fucile e delle cartucce. Entrambe le armi avevano la matricola abrasa.

A far scattare le manette ai polsi dell’uomo non è stato il figlioletto ma i militari. Il marito violento è stato quindi arrestato per ricettazione e detenzione di armi clandestine, oltre che denunciato per maltrattamenti in famiglia e percosse, e portato al carcere di Biella a disposizione del pubblico ministero che coordina le indagini.