Roma, 3 febbraio 2024 – Una querelle irrisolta ha contrassegnato parte della vita di Vittorio Emanuele di Savoia, venuto a mancare oggi. C’è chi ritiene che il principe sia l’erede al trono naturale, poiché figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, e c’è chi invece attribuisce tale ruolo ad Aimone di Savoia, rappresentante del ramo Savoia-Aosta e figlio di Amedeo. Ma facciamo un po’ di ordine. Come nasce questa disputa?
Il figlio del "re di maggio" e i suoi eredi non possono infatti più accampare alcun diritto al trono dopo che Vittorio Emanuele ha sposato Marina Doria. Ciò avvenne senza chiedere il permesso al padre, che lo avvisò anche dei rischi dinastici cui andava incontro. Secondo i complessissimi dettami della legge salica, infatti, quelle nozze con una donna non nobile, bastarono a spostare l'assegnazione del ruolo di capo della casa Savoia all'altro ramo, gli Aosta. Si tratta di principi che valgono da 29 generazioni, e per esempio, coinvolsero a metà del 1800 anche Carlo Alberto, che divenne re pur essendo il tredicesimo in ordine di successione, ma il primo maschio con tutte le carte in regola per essere re.
C'è poi anche un fatto materiale a testimoniare come oggi sia il ramo Aosta a “comandare” tra i Savoia, ovvero la corona di capo della famiglia Savoia, che è in mano ad Aimone che la passerà al figlio, il 14enne Umberto di Savoia, che è già principe del Piemonte.
La storia con Marina
Quando si incontrarono la prima volta nel 1954 Marina Ricolfi Doria era una campionessa di sci nautico: aveva vinto il primo campionato del mondo nel 1953, ripetendo l'exploit nel 1955 e ancora nel 1957. Ma dato che Marina Doria non aveva discendenza reale, la loro unione incontrò una strenua avversione della famiglia reale a partire dal re Umberto II. Tuttavia, Vittorio Emanuele e Marina cominciarono a frequentare il jet-set, a girare il mondo, a farsi fotografare in località di montagna, sulle piste di sci delle Alpi svizzere, in mete esotiche. In veste di re d'Italia autoproclamato, le concesse il titolo di duchessa di Sant'Anna di Valdieri. Il loro legame è durato esattamente 70 anni.