Roma, 22 agosto 2024 – Uno scenario al limite dell’apocalittico quello che emerge da un’analisi realizzata dai ricercatori del Joint Research Centre della Commissione Europea. Lo studio è centrato sul numero delle vittime causate dalle ondate di calore e su quanto esso potrà crescere entro il 2100: la stima è di 28mila morti l’anno, il triplo di quelle attuali. L’analisi evidenzia, inoltre, come in Europa gli effetti di caldo e freddo estremo potrebbero provocare presto circa 460mila morti annuali, senza escludere un’altissima disparità tra le regioni più ricche e quelle più povere.
I numeri dell’indagine
Sono mediamente circa 407mila all’anno le persone morte a causa del caldo e freddo estremi. La maggior parte di esse sono vittime del freddo (oltre 363mila le persone provenienti da regioni dell’Est) mentre sono circa 43.700 quelle del caldo eccessivo. La tendenza, tuttavia, sta rapidamente cambiando con una piccola diminuzione per le vittime del freddo e un aumento incalzante di quelle per il caldo.
Una delle nazioni che, secondo questa previsione, soffrirà maggiormente le ondate di calore nei prossimi anni è proprio l’Italia. Entro il 2100, a causa di un aumento delle temperature globali di 3°C, si passerà dagli attuali 10.400 decessi l’anno a circa 28.200. Riguardo altri stati europei, in Grecia i decessi aumenterebbero annualmente dai 1.700 di oggi a oltre 4.700, in Francia da 3mila a oltre 13.500 e in Spagna da 4.400 a 20mila.
Questi scenari pessimistici sono sfortunatamente sempre più credibili, complici le temperature record che si stanno registrando in Italia ed Europa e le emergenze ambientali sempre più frequenti. I dati globali, infine, confermano che il 2024 sarà l’anno con la temperatura globale più alta di sempre.