Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Morto in mare Vito Procacci, medico simbolo dell’emergenza Covid. Fu multato per i troppi “straordinari”

Direttore del pronto soccorso al Policlinico di Bari, la sua lettera a Mattarella – che poi fece cancellare la sanzione – occupò le prime pagine dei giornali. I colleghi: “Sempre disponibile, non conosceva orari di servizio”. Il presidente dell’Ordine dei medici Anelli: “Troppi decessi improvvisi nella categoria”

Vito Procacci, primario del pronto soccorso di Bari, in prima linea durante l'emergenza Covid (Ansa)

Vito Procacci, primario del pronto soccorso di Bari, in prima linea durante l'emergenza Covid (Ansa)

Bari, 22 agosto 2024 – Un tuffo in mare durante l’agognata vacanza se l’è portato via. Vito Procacci, il direttore del pronto soccorso del Policlinico Bari, diventato simbolo della lotta al Covid, è morto ieri sera annegato dopo un malore accusato mentre nuotava. Aveva 65 anni Procacci, era in ferie a Gallipoli e si era concesso un bagno serale nella spiaggia della Purità. A nulla sono servite le manovra dei soccorritori per rianimarlo.

La multa per gli straordinari

Fratello dell’onorevole Giovanni, Vito Procacci era stato uno dei volti protagonisti nella prima fase del Covid: in prima fila contro l’emergenza nel policlinico barese, con gli infermieri e il personale del suo reparto aveva diffuso video in cui invitava le persone a stare a casa per evitare i contagi. Ma era diventato davvero noto per la beffa della multa: nell’ottobre 2023 fu infatti sanzionato ( 27.100 euro) per i “troppi straordinari” fatti durante la fase della pandemia. Il suo sfogo in una lettera a Sergio Mattarella  – che poi fece stracciare quella cartella e si scusò pubblicamente – occupò le prime pagine dei notiziari nazionali. Anche al nostro giornale, Procacci raccontò la vicenda confessando tutta la sua amarezza

La lettera a Mattarella

Nella lettera inviata al Capo dello Stato e all’allora ministra del lavoro Calderone, scriveva che il Policlinico aveva salvato la vita a 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente. “Le scrivo - si leggeva - perché oggi, dopo tutto l'impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell'articolo 32 della Costituzione, le affido tutta l'amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi”. La multa fu cancellata perché “i medici avevano agito in stato di necessità”. 

Si tuffa in mare a mezzanotte, muore primario Policlinico Bari
Il primario del pronto soccorso del Policlinico di Bari Vito Procacci, a Bari, 22 ottobre 2023. Procacci è stato tra i tre primari multati dall'ispettorato del lavoro per gli eccessivi straordinari del personale durante l'emergenza Covid. ANSA / Donato Fasano

I colleghi: "Non conosceva orari di servizio”

Procacci era un punto di riferimento “per generazioni di medici della emergenza urgenza della nostra regione e non solo – hanno scritto i colleghi sui social – . Raramente ho conosciuto persone così disponibili e dai tratti così distintivi del Medico di Pronto Soccorso, quello cioè che non conosce orari di servizio perché il servizio è sempre anzi è la tua stessa vita".

Il presidente dell’ordine dei medici Filippo Anelli lo ricorda come "una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato. La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese".

L’ordine dei medici: "Troppe morti improvvise”

Anelli è preoccupato per il “moltiplicarsi di morti improvvise che continuano a colpire la nostra categoria”. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi”.