Venerdì 26 Luglio 2024

Virus Oropouche: che cos’è, chi è a rischio infezione e che sintomi dà

Le Faq dell’Iss sulla malattia che ha appena provocato due morti in Brasile. Cosa fare se si sospetta di aver contratto l’infezione. In Italia finora registrati 4 casi (tutti d’importazione)

Roma, 26 luglio 2024 – Del virus Oropouche che ha provocato due morti in Brasile , fino ad oggi in Italia sono stati trovati 4 casi, da Forlì – 17 giugno – a Milano (due malati), passando per Negrar (Verona). Tutti d’importazione, ha subito chiarito l’Iss. Specificando bene che nel nostro paese non c’è il vettore. 

Virus Oropouche: in Italia finora sono stati accertati 4 casi tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia
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Iss: “In Italia non esiste il vettore del virus”

“Sebbene gli insetti della specie 'culicoides' siano presenti in Italia – osservano gli esperti del dipartimento Malattie infettive – , il vettore per questo virus (Culicoides Paranensis) non è presente in Europa, e si trova solo in Sud e Centro America. Anche altri potenziali vettori secondari riportati in letteratura, come la zanzara Culex quinquefasciatus o la Aedes Aegypti, al momento non sono stati segnalati in Italia”.

Che cos’è la malattia da virus Oropouche?

L’Istituto superiore di sanità ha appena diffuso le Faq sulla febbre. La prima domanda a cui rispondere è la più semplice ma non così scontata: che cos’è la malattia da virus Oropouche? Si tratta di “una arbovirosi causata dal virus Oropouche (OROV), a RNA. È stato rilevato che il virus circola nell’America centrale e meridionale e nei Caraibi. OROV può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus. Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus”.

Chi è a rischio di infezione? Quali precauzioni prendere?

"Il rischio di infezione – chiariscono gli esperti dell’Iss – è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus”. Le precauzioni da adottare: “Usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (all’alba e al crepuscolo)”.

Cosa fare se dopo un viaggio si sospetta di aver contratto l’infezione?

"I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico, specificando le zone in cui si è soggiornato”.  

A questo link dell’Iss tutte le info sul virus Oropouche