Mercoledì 17 Luglio 2024

Violenze e torture in un centro della Croce rossa

Due operatori sociosanitari a Roma sono stati arrestati per aver torturato due pazienti con ritardi psichici. Le violenze sono state documentate da telecamere nascoste. La Croce rossa esprime vicinanza alle vittime, mentre il governatore del Lazio si dice sconcertato.

Violenze e torture in un centro della Croce rossa

Violenze e torture in un centro della Croce rossa

Insultati, derisi, presi a schiaffi e pugni, strattonati e svegliati all’improvviso di notte. È l’incubo vissuto da due pazienti del Centro di educazione motoria di Roma, gestito dalla Croce rossa. Accusati delle torture dieci operatori sociosanitari, tra cui anche donne, arrestati e ora ai domiciliari.

Le indagini sono scattate dalla denuncia dei vertici della Cri capitolina nell’aprile 2023, insospettiti da una vistosa ecchimosi sul volto di un paziente. Sono stati avviati accertamenti dai carabinieri, l’attività è durata fino a novembre e, attraverso telecamere nascoste, sono state documentate le violenze. Una "galleria degli orrori", viene definita nell’ordinanza del gip.

Gli operatori sociosanitari si sarebbero accaniti su due pazienti, un uomo e una donna di circa 35 anni, con ritardi psichici dalla nascita. La Croce rossa esprime "massima vicinanza" ai due pazienti. Ed esprime "sconcerto" il governatore del Lazio, Francesco Rocca, già presidente della Cri e della Federazione internazionale della Croce rossa e Mezzaluna rossa.