Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Milano, violenze a capodanno: aggrediti anche due inglesi. Erano con i sei ragazzi belgi

A riferirlo è un giornale belga: le vittime sarebbero una giovane britannica e il suo compagno. La coppia avrebbe fatto amicizia con la comitiva di Liegi nel pomeriggio del 31 dicembre per poi trascorrere insieme la serata. Presentata denuncia alla polizia

Laura Barbier, la ragazza belga che ha denunciato di essere stata vittima di molestie

Laura Barbier, la ragazza belga che ha denunciato di essere stata vittima di molestie

Milano – Nuove indiscrezioni sulle notte di violenza in piazza Duomo l’ultimo dell’anno. Oltre alla studentessa di Liegi  e alcuni suoi amici ci sarebbero "anche due giovani inglesi" tra le vittime delle aggressioni di Capodanno sotto la Madonnina a Milano.

A rivelarlo è la testata belga Sudinfo, nel giorno in cui la giovane belga è stata interrogata, alla presenza di due agenti della polizia di Milano che hanno appositamente raggiunto Liegi per ottenere informazioni utili a identificare i responsabili delle aggressioni.

I due inglesi sono "una ragazza e il suo compagno, che avevano incontrato i sei ragazzi di Liegi a Milano, nel pomeriggio del 31 dicembre, e avevano simpatizzato con loro. I due si sono presentati alla polizia e hanno sporto denuncia", scrive la testata francofona. Una scelta diversa dunque da quella dei ragazzi belgi. “Eravamo sotto choc e abbiamo passato il primo di gennaio a parlare tra noi per metabolizzare tutto quanto. Non ci è proprio venuto in mente”, ha riferito Laura Barbier, la ragazza aggredita, ai media locali. 

Saremmo dunque di fronte a una conferma di quanto ritiene la Procura di Milano: quella sera sarebbero state perpetrate delle “molestie collettive” in segno di disprezzo per le donne.

Gli inquirenti avrebbero citato il fenomeno che in arabo viene chiamato “taharrush gamea”, definito come un’aggressione sessuale di massa ai danni di una donna, che può anche sfociare nello stupro e che fu utilizzata all’inizio degli anni Duemila dalle forze dell’ordine egiziane come strumento di repressione contro le donne che protestavano al Cairo a piazza Tahrir.