Palermo, 21 agosto 2023 – Una violenza brutale e vigliacca. In sette (tutti arrestati) contro una giovane donna, stordita dall’alcol e da uno spinello. Poi trascinata in un cantiere e stuprata a turno dal ‘branco’, uno dei quali filmava la scena. "Ho urlato, ho chiesto aiuto, nessuno mi ha ascoltato, nessuno mi ha salvato". Tutto accade la notte del 7 luglio quando una diciannovenne viene avvicinata dal suo ex fidanzato, 22 anni, e un suo cugino in uno dei localini della movida di Palermo, tra il mercato della Vucciria e Piazza Sant’Anna. Sembra un incontro casuale, non è così. I due giovani le offrono un drink, poi le passano una ‘canna’. A quel punto si palesano altri amici dell’ex fidanzato che invogliano la ragazza a bere nuovamente, prima gli sfidanti "sette shottini di sambuca" poi un amaro, serviti uno di fila all’altro. "Falla ubriacare che poi ci pensiamo noi", avrebbe detto uno del ‘branco’ al titolare del baretto.
All’una di notte, la diciannovenne quasi non si regge più in piedi. I sette – uno è minorenne, gli altri hanno un’età che va dai 18 ai 22 anni – la trascinano fuori dal locale e la fanno camminare verso il Foro Italico. Le telecamere di sorveglianza riprendono passo passo il percorso fatto con la vittima. È notte fonda, ma in quella zona qualcuno è ancora in giro, tanto che la giovane, in un barlume di lucidità, chiede aiuto. "Ho provato un paio di volte, nessuno mi ha sentito o mi ha voluto sentire". Il gruppo dei sette stupratori arriva dalle parti del lungomare dove sono in corso dei lavori di rifacimento, con una parte chiusa e cantierata da barriere di lamiere. Spingono la diciannovenne in una parte isolata e poi ne abusano a turno. Iniziano ore di terrore: "Dopo che mi hanno spogliato, uno di loro mi ha tirato per i capelli… Io ho urlato, basta, basta, aiuto, ma loro ridevano". Facendosi anche riprendere mezzi nudi davanti al telefonino dell’ex fidanzato.
Le parole degli inquirenti sono esplicite e mostrano tutta la crudeltà e disumanità dei sette stupratori. "La trattengono al solo scopo di portare avanti gli atti sessuali,... Alle sue urla di dolore gli indagati ridono e la sbeffeggiano". L’ex fidanzato addirittura si vanta con un amico il giorno dopo lo stupro: "Ieri sera se ci penso un po’ mi viene lo schifo. Eravamo troppi e sinceramente mi sono schifato un poco, però che devo fare. Ma ti giuro, dopo che si è sentita pure male, piegata a terra, ha chiamato l’ambulanza l’abbiamo lasciata lì e siamo andati via. Abbiamo fatto un bordello".
La ragazza riesce a chiamare una passante e questa telefona a un’ambulanza. In ospedale la diciannovenne denuncia lo stupro di gruppo e vengono avviate le indagini. I primi tre arresti, il 28 luglio, gli altri quattro ieri mattina. L’accusa per tutti è di violenza sessuale di gruppo.