Milano, 19 dicembre 2024 – È stato condannato a sei anni Andrea Piscina, il 25enne ex speaker radiofonico arrestato lo scorso giugno a Milano per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. Lo ha deciso il gup di Milano, Roberto Crepaldi, al termine del processo con rito abbreviato. Il pm Giovanni Tarzia aveva chiesto una condanna a 9 anni. Il gup ha riconosciuto a Piscina le attenuanti generiche e lo ha assolto da uno dei sei capi d'imputazione, relativo all'istigazione di due minori.
Stando alle indagini, cominciate nell'estate del 2023 per via della denuncia di una mamma di un minorenne, Piscina, che al processo ha riconosciuto gli abusi, avrebbe adescato i ragazzini su piattaforme social, presentandosi con falsi nomi come "Alessia", "Anna" e "Sara". Nella prima fase dell'inchiesta era stata individuata subito una vittima, ma poi le moltissime immagini trovate sui dispositivi del giovane, nel successivo lavoro investigativo, hanno portato gli inquirenti ad identificare altri due minori che sarebbero stati adescati attraverso la sua attività nella polisportiva.
Piscina, difeso dall'avvocato Valentina Di Maro, ha offerto una somma come risarcimento e sta seguendo un percorso in carcere. "La nostra vittoria è il fatto che Andrea abbia intrapreso un percorso presso il Cipm, Centro italiano per la promozione della mediazione. La vera vittoria è che abbia riconosciuto il suo disturbo, aver capito che questo è il vero problema". ha detto l'avvocato Valentina Di Maro. L'ex conduttore conduceva un programma su Rtl 102.5. L'emittente, dopo aver fatto sapere di avere appreso "con incredulità e sgomento" la notizia dell'arresto, aveva subito deciso "di sospendere in via cautelativa" il conduttore.