Lunedì 22 Luglio 2024
ROBERTO CANALI
Cronaca

Violentata dopo la sagra di paese. L’agguato mentre tornava a casa. Preso lo stupratore in bicicletta

Incubo per una 55enne inseguita e trascinata a forza in una zona appartata. Anche lei era in bici. Due vigilantes di passaggio hanno messo in fuga l’aggressore. È stato arrestato poco dopo: ha 24 anni.

Violentata dopo la sagra di paese. L’agguato mentre tornava a casa. Preso lo stupratore in bicicletta

Violentata dopo la sagra di paese. L’agguato mentre tornava a casa. Preso lo stupratore in bicicletta

(Mantova)

È stato l’incubo di una notte di mezza estate quello vissuto da una 55enne violentata da un perfetto sconosciuto mentre rientrava da una festa di paese a Campitello di Marcaria, in provincia di Mantova. Una brutta storia che sembra uscire dalle pagine di ’Arancia meccanica’ e invece arriva dalla “tranquilla“ provincia italiana, dove durante la bella stagione la gente ama far tardi e ritrovarsi alle sagre di paese. Tutto è accaduto martedì scorso, anche se la notizia si è diffusa solo ora, la donna aveva partecipato alla festa e stava rientrando, poco dopo mezzanotte, in bicicletta sulla Provinciale 420 badando alle auto che sfrecciavano sulla strada e senza fare attenzione all’uomo che le pedalava alle spalle e, a sua insaputa, la stava seguendo dopo averla notata in piazza. Quando si è accorta di lui purtroppo era già troppo tardi. L’uomo l’ha superata e dopo aver tagliato la strada l’ha trascinata in una zona appartata, afferrandola per il collo e immobilizzandola a terra. La 55enne terrorizzata e senza neppure il fiato per urlare aiuto è stata costretta a subire la brutale violenza dello sconosciuto. La salvezza è venuta solo molto tempo dopo, non per un ripensamento del bruto ma grazie al passaggio casuale di due vigilantes che verso le due del mattino erano di ronda nel luogo dove si stava consumando l’aggressione.

Il loro arrivo ha distratto l’aggressore quel tanto che è bastato alla donna per urlare e richiamare la loro attenzione. Sono stati loro a soccorrere la donna e dare l’allarme via radio, allertando i carabinieri di Marcaria che sono immediatamente giunti sul posto, alla ricerca del bruto che nel frattempo si era allontanato di corsa nei campi. Una fuga a rotta di collo che però non è riuscita a confondere i militari che sono riusciti a rintracciarlo nelle ore successive, nascosto dietro una siepe dove si era rifugiato nel tentativo di far perdere le sue tracce. Alla fine il 24enne pakistano è stato arrestato per violenza sessuale in flagranza, riconosciuto successivamente anche dalla sua vittima che nel frattempo è stata medicata all’ospedale di Mantova, dove le sono state riscontrare lesioni compatibili con la violenza. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere, nella Casa Circondariale di via Poma, per il giovane immigrato che risulta residente nel Ferrarese.

Un modus operandi il suo che ricorda da vicino le violenze messe a segno nei giorni nella vicina provincia Emiliana, da un violentatore seriale che in tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio, ha molestato tre donne che camminavano da sole per strada. Anche in quel caso il bruto, che poi si è scoperto essere un immigrato ventenne del posto, avvicinava le sue vittime in sella alla sua bicicletta, che poi utilizzava per allontanarsi una volta consumata la violenza. Gli inquirenti lombardi che stanno indagando sulla violenza di Campitello di Marcaria oltre a fare piena luce sull’aggressione che si è consumata martedì 16 luglio stanno cercando di ricostruire anche gli spostamenti del giovane pakistano, per cercare di stabilire se non è stato coinvolto in altri episodi di aggressioni e molestie denunciate nei mesi scorsi tra Lombardia e l’Emilia - Romagna.