Venerdì 22 Novembre 2024
FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

La villetta degli orrori a Parma, i neonati trovati sepolti: chi è la 22enne indagata e il giallo sulle gravidanze

Sconcerto in paese per la studentessa. Ha lavorato anche come baby-sitter. Il sindaco: "Famiglia insospettabile, un macigno per la nostra comunità"

Traversetolo (Parma), 16 settembre 2024 – «Apparentemente una famiglia insospettabile, integrata nel territorio, che viveva in contesto agiato.

Approfondisci:

Neonati morti nella villetta di Traversetolo: tutti gli interrogativi della vicenda

Neonati morti nella villetta di Traversetolo: tutti gli interrogativi della vicenda

La classica famiglia perfetta. La scoperta del corpo di un secondo bambino è un ulteriore macigno che ha sconvolto la nostra comunità, già rimasta profondamente e pesantemente toccata dal ritrovamento del primo neonato il 9 agosto".

Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo, e tanti suoi concittadini il mese scorso avevano appreso con amaro stupore del ritrovamento del corpicino in un sacchetto semisepolto nell’elegante bifamiliare nella ricca frazione di Vignale. Ma ora è l’orrore che si fa strada negli animi, dopo che la scorsa settimana i carabinieri coordinati dalla Procura di Parma sono ritornati a scavare nel giardino sul retro della villetta rinvenendo nuovi resti, all’apparenza di un infante, risalenti a diverso tempo fa. Non una gravidanza segreta, dunque, ma forse due ed entrambe tragicamente terminate.

I Ris di Parma sul luogo in cui  sono stati ritrovati i resti di un  bambino piccolo sepolto a Vignale di Traversetolo (Parma) nello stesso giardino dove il 9 agosto è stato riesumato dal terreno un neonato, seppellito e morto a quanto pare qualche giorno prima
I Ris di Parma sul luogo in cui sono stati ritrovati i resti di un bambino piccolo sepolto a Vignale di Traversetolo (Parma) nello stesso giardino dove il 9 agosto è stato riesumato dal terreno un neonato, seppellito e morto a quanto pare qualche giorno prima

La pm incaricata del caso, Francesca Arienti e il procuratore capo, Alfonso D’Avino, non smentiscono né confermano, ma sui resti – si tratterebbe di un corpicino scheletrito – sono stati disposti accertamenti tecnici ed esami del Dna. Di certo, per ora, c’è che la madre del primo bimbo è la studentessa 22enne che con i genitori ed il fratello minore abitava nella villetta: lo ha ammesso, i test genetici lo confermano. Ed è stato anche individuato il padre, un coetaneo della ragazza, residente in paese e suo "moroso" da tempo. Lui, tramite la propria madre, ha fatto sapere che la fidanzata non lo aveva informato di essere incinta. Così come non sarebbero stati a conoscenza della gravidanza le amiche e gli amici della giovane, una bella compagnia di studenti figli di famiglie benestanti: "Chi fa il volontario nella Croce Azzurra, chi è un donatore Avis… Bravi ragazzi, insomma", racconta Dall’Orto.

Snella e minuta, anche negli ultimi tempi continuava ad indossare abiti aderenti e non mostrava affatto il suo stato. Iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza di Parma, in passato aveva collaborato come volontaria nei campi estivi della parrocchia, accompagnando i bambini del Grest alla piscina di San Polo d’Enza, nel Reggiano. Rimasta incinta, nei mesi scorsi aveva continuato la sua vita sociale tra studio, il lavoretto come baby-sitter, gli aperitivi pomeridiani con gli amici. Ciò che sconcerta è che la giovane il giorno dopo il parto sia partita con i familiari per una vacanza a New York. Non sono rientrati in Italia nemmeno quando, poche ore dopo, la nonna ottantenne (incaricata di dar da mangiare ai cani durante l’assenza dei parenti) ha fatto la macabra scoperta in giardino dando l’allarme.

«Complicità da parte di qualcuno a partorire? Sì, gira anche questa voce: che non abbia fatto tutto da sola – spiega ancora il sindaco –. Una setta? A questo punto non posso dire nulla. I dubbi, le domande, le chiacchiere sono tante, anche le più strane. Ma perché partorire così, lontano da tutti? Perché lo ha nascosto al moroso? È agghiacciante. Non ci sta nemmeno il primo bimbo perché oggigiorno i mezzi per risolvere una situazione difficile ci sono. All’Ospedale Maggiore abbiamo anche la culla allarmata: si lascia in pieno anonimato il bimbo nella nicchia, collegata con l’Ostetricia che interviene subito".

La ragazza, assistita da un avvocato di Reggio Emilia, risulta essere l’unica indagata. Dopo la svolta della scoperta del secondo corpicino, potrebbero esserci inaspettati sviluppi. La famiglia della studentessa è originaria del Parmense ed abita a Vignale da una ventina d’anni, nella villetta costruita dal nonno. Al vaglio le posizioni del padre, prima piccolo imprenditore edile oggi dipendente di un’azienda, e la madre, impiegata in una società di Parma che si occupa di metallurgia.