
L’interrogativo è lo stesso da anni. A che punto sono le vie di fuga per scappare dai Campi Flegrei in...
L’interrogativo è lo stesso da anni. A che punto sono le vie di fuga per scappare dai Campi Flegrei in caso di eruzione o di bradisismo devastante? Il piano di evacuazione prevede l’uso di vie di fuga principali, tra cui la Tangenziale di Napoli, che sta diventando antisismica. In caso di allarme rosso, 485mila persone dovrebbero essere evacuate dalla zona rossa in 72 ore. Sono previste due modalità: esodo autonomo e assistito, con trasferimenti organizzati tramite autobus verso aree di attesa, poi treno e nave. È un piano oggetto di aggiornamenti recenti. A settembre 2023, la redazione del piano di esodo per il rischio vulcanico è stata affidata a una società privata, completato entro lo scorso anno. Inoltre, il 5 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Campi Flegrei, che include un piano di protezione civile per il rischio bradisismo, da aggiungere ai piani esistenti per rischio terremoto e vulcanico. Tutto bene? No, ci sono quattro criticità. La prima riguarda la viabilità con diversi punti dove si creano imbuti. Poi la comunicazione per informare la popolazione. Finora i messaggi, poco accessibili, hanno creato disorientamento e disagi. Al terzo punto c’è l’eccessiva popolazione nell’area. Bisognerebbe spostare in anticipo almeno una parte dei residenti interessati: si calcola 70-80 mila. Infine, la preparazione della gente. Le prove di evacuazione non sono state né regolari né realistiche. Bisognerà cambiare marcia.
Nino Femiani