Venerdì 22 Novembre 2024
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Vialli, il dolore dell'amico Mancini: "Perdo un fratello, sognavo il miracolo"

Il ct azzurro: "Luca trasmetteva gioia, ricordiamolo così". Per Vialli lunedì i funerali a Londra in forma privata

Roma, 7 gennaio 2023 - Roberto Mancini rompe il silenzio e tira fuori tutto il suo dolore per la morte dell'amico, anzi, del fratello Vialli, come dice lui stesso. "È una grande perdita, per me, per la sua famiglia prima di tutto e per tutto il calcio italiano. Perdo un fratello, speravo in un miracolo", le parole del ct azzurro in una intervista alla Figc. "Ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, lui era sempre di buon umore e questo un pò mi risolleva - racconta Mancini -. Il nostro rapporto è stato di grande rispetto, amore, amicizia. Luca era gioia e va ricordato così".

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"Non sto benissimo - ammette Mancini - E' un momento abbastanza difficile, però bisogna andare avanti". Mancini ricorda il suo legame con l'amico di sempre: "Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita insieme, c'era un legame stretto, quello tra due fratelli. Due persone che a un certo punto si sono separate calcisticamente però quando si è amici, lo si è per sempre. Luca per me era questo. Il nostro rapporto è stato di grande rispetto, affetto, amore, amicizia". In Nazionale Vialli aveva un rapporto diretto con i giovani: "Luca ha fatto capire a tutti, soprattutto ai più giovani il valore della maglia azzurra, quello che si deve fare dove si poteva arrivare. È stata una persona di grande valore per noi, soprattutto quando parlava ai ragazzi e a loro piaceva ascoltarlo. Sono stati momenti molto belli e importanti. Dobbiamo proseguire su questa strada. Luca era un ragazzo gioioso, sempre allegro, pochissime volte l'ho visto arrabbiato, va ricordato così, per quello che era realmente molto vivo in tutti sensi. A lui piacerebbe che lo si ricordasse anche per questo oltre che per essere stato un grande calciatore, un vero professionista con un carisma straordinario. Era un ragazzo, allegro, giovane, al quale piaceva la vita".

Mancini ricorda poi il docufilm 'La bella stagione' sulla vittoria dello scudetto della Sampdoria che stasera sarà trasmesso da Raidue. "Questo film è stato fatto soprattutto per far vedere quanto sia importante l'amicizia tra persone che lavorano nello stesso gruppo e dove si può arrivare quando c'è questa coesione: contiene ricordi molto belli, ci sarà da piangere". 

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L'abbraccio tra Vialli e Mancini (Ansa)
L'abbraccio tra Vialli e Mancini (Ansa)

I funerali di Vialli, morto ieri a 58 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, si svolgeranno in forma privata a Londra, la città dove è morto e dove risiedeva con la famiglia dividendo il suo tempo con la città natale Cremona. L'Italia del ct Mancini piange il campione di calcio e l'uomo, ma non è sola: al tweet della Nazionale si uniscono quelli della Sampdoria, sua prima squadra di A dopo la Cremonese, e del Chelsea, la sua squadra inglese che lo ha ricordato con le immagini di un minuto di silenzio e con un video speciale sui social. Contiene le testimonianze dei compagni: "Un attaccante brillante, un allenatore vittorioso, un uomo meraviglioso. Dormi bene, Luca". Saranno a Londra con la moglie Cathryn Cooper e le figlie i genitori di Vialli, i fratelli, i nipoti, mentre a Cremona si parla di un evento nei prossimi mesi per ricordarlo. Parlando ad Alessandro Cattelan per un programma su Netflix, a inizio 2022, Vialli aveva spiegato il suo rapporto con la malattia e con la morte che sentiva sempre più vicina: "Cerco di non perdere tempo, fai le cose che ti piacciono". E ancora: quella con il cancro diceva "non è una battaglia, se mi mettessi a fare una battaglia ne uscirei distrutto". 

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