Roma, 29 marzo 2024 – Non c’è Papa Francesco a presiedere il tradizionale rito della Via Crucis al Colosseo stasera 29 marzo Venerdì Santo. La processione parte, come di consueto, all’interno del Colosseo e terminerà al Tempio di Venere al Palatino.
Il Pontefice, colpito da un affaticamento durante la Santa Messa della domenica delle Palme che lo aveva costretto a rinunciare a leggere l’omelia, ha celebrato la Passione del Signore nel pomeriggio, ma questa sera resterà invece a Casa Santa Marta “per conservare la salute in vista della Veglia di domani e della Santa Messa della domenica di Pasqua”, fa sapere la sala stampa vaticana. Roma blindata per la Via Crucis: in campo 600 uomini delle forze dell’ordine, anche tiratori scelti.
Le origini della Via Crucis
Le origini della Via Crucis al Colosseo risalgono al Medioevo. La prima attestazione ufficiale risale al 1744, quando Papa Clemente XII istituì la processione con 14 stazioni, che ripercorrono il doloroso cammino di Gesù verso il Golgota, la sua sofferenza e morte sulla croce. I testi delle meditazioni che accompagnano il percorso delle quattordici stazioni sono stati preparati quest’anno per la prima volta da Bergoglio.
Le 14 stazioni e chi porterà la croce
La Via Crucis ricostruisce il tragico cammino di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione e si compone di 14 tappe. Si tratta di una delle esperienze spirituali profondamente significativa per i cattolici perché si replica il patimento subito da Gesù prima del suo sacrificio sulla croce. Ogni stazione ripropone un momento significativo del percorso di Gesù verso il calvario. Ecco le tappe con chi porterà la croce:
- Gesù è condannato a morte: alcune suore di clausura e un eremita
- Gesù è caricato della croce: alcune persone residenti in una Casa Famiglia
- Gesù cade per la prima volta: alcune persone accolte in una Comunità di recupero e di assistenza sociale
- Gesù incontra sua madre: una famiglia
- Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene: persone con disabilità
- Santa Veronica asciuga il volto di Gesù: partecipanti ad alcuni gruppi di preghiera
- Gesù cade per la seconda volta: sacerdoti di alcune Basiliche romane
- Gesù consola le donne di Gerusalemme: donne impegnate nella pastorale sanitaria
- Gesù cade per la terza volta: un gruppo di migranti
- Gesù è spogliato delle vesti: catechisti
- Gesù è inchiodato sulla croce: parroci della Diocesi di Roma
- Gesù muore in croce: alcuni giovani
- Gesù è deposto dalla croce: alcune consacrate
- Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro: persone impegnate nella Caritas diocesana
Le torce invece saranno portate da giovani universitari.
Misure di sicurezza e metro B chiusa
Per garantire la massima sicurezza intorno al Colosseo, il Comune di Roma ha adottato alcune disposizioni con limitazioni alla viabilità ordinaria. In particolare a partire dalle ore 13:00 di venerdì 29 marzo chiusa la fermata della metro B del Colosseo. E sempre dalle 13 deviate le linee di bus 51, 75, 81, 85, 87,117 e 118. Per consentire l’accesso dei fedeli saranno predisposti 5 varchi detti di “prefiltraggio”: il primo in via dei Fori Imperiali all’altezza di largo Corrado Ricci, il secondo in via degli Annibaldi all’altezza via Frangipane, il terzo a piazza del Colosseo all’angolo con via Labicana e via Nicola Salvi, il quarto a piazza del Colosseo all’altezza di via Claudia e il quinto e ultimo in via di San Gregorio, all’angolo via dei Cerchi.
Colosseo e Fori chiusi
Dalle 13 e fino alle 23.30 del 29 marzo fissate chiusure al traffico su via dei Fori Imperiali, via Cavour (da largo Venosta a largo Corrado Ricci), via degli Annibaldi e via Nicola Salvi, via Celio Vibenna e via di San Gregorio (solo verso Porta Capena, in direzione Colosseo, invece, la chiusura delle due strade è scattata alle 15).