Napoli, 11 luglio 2017 - Allarme sul Vesuvio, dove i due incendi che imperversano sul vulcano partenopeo si sono uniti. Il primo incendio sviluppatosi da Ercolano e quello partito da Ottaviano, incontrandosi, hanno allargato il fronte del fuoco che ora si estende su circa due chilometri di lunghezza. Lo comunica la protezione civile della Regione Campania che coordina le attività di spegnimento. Situazione preoccupante anche perché le fiamme sono molto alte. Il fumo denso è visibile da tutto il Golfo di Napoli. "Sembra un'eruzione", azzarda qualcuno. I roghi sono probabilmente di origine dolosa e si aggiungono a quelli già segnalati nei giorni scorsi. L'emergenza incendi attanaglia il centro Sud, con vaste zone della Sicilia interessate. "Messina brucia", l'allarme lanciato ieri da Fiorello.
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LA SITUAZIONE SUL VESUVIO - Oltre 60 le persone in azione tra dipendenti regionali, personale della Sma Campania e volontari. La situazione particolarmente complessa sta richiedendo il supporto di mezzi aerei: stanno operando un S64, deu canadair e un elicottero regionale. Due ristoranti e alcune abitazioni vicine ai focolai sono state evacuate a scopo precauzionale.
L'allarme si estende a tutta la Campania: complessivamente sono 100 gli incendi che vedono impegnate quasi 600 persone. Particolarmente critiche le situazioni in provincia di Napoli e Salerno. Il bollettino relativo alla suscettività incendi conferma per oggi e per domani una criticità Media.
FUOCHI D'ARTIFICIO, FIAMME VICINE A FABBRICA - L'avvocato Antonio Pollioso, consigliere comunale dem di Boscotrecase lancia l'allarme: "La situazione è critica. Le fiamme si stanno spostando verso il laboratorio di fuochi pirotecnici Romano. Si sta evacuando via Cifelli". E' la drammatica testimonianza dal fronte del rogo nel comune nell'area metropolitana di Napoli. Nella stessa strada "è andato in fiamme il Parco Veseus ed il Paradiso al Vesuvio, subito al di sotto è stato lambito dalle fiamme. C'è un'enorme quantità di fumo e gli ospiti delle diverse cerimonie, fra cui molti matrimoni, sono in strada, nella zona della rotonda vicino al cimitero", continua Pollioso.
LA CENERE SU AVELLINO - La cenere trasportata dal vento 'piove' su Avellino e in tutta la fascia di comuni che vanno dal Baianese al Montorese. I due vasti fronti di fuoco aperti sul Vesuvio e sulle colline tra Montoro e Mercato San Severino hanno creato una fitta nube di fumo che ha oscurato il cielo in provincia di Avellino, rendendo l'aria densa di odore di bruciato. La cenere cade anche lungo il tratto autostradale della A16 tra le uscite di Pomigliano d'Arco e Avellino Ovest e lungo il raccordo autostradale Avellino - Salerno, destando preoccupazione tra la gente, che tempesta il centralino dei vigili del fuoco di chiamate.
LA RICHIESTA D'AIUTO - Nel frattempo, nonostante lo spiegamento di forze, c'è chi chiede aiuti aggiuntivi. "Servono mezzi per lo spegnimento delle fiamme, quelli che ci sono non basteranno", dice Giulia Pugliese che organizza visite guidate e laboratori didattici con l' associazione 'Vesuvio, Natura da esplorare'. La sede è sulla strada che porta al vulcano. "Al momento la situazione è molto difficile", dice la Pugliese. "I mezzi che ci sono stanno operando sopra ma non basteranno mai, anche perché si sta alzando il vento".