Milano, 29 febbraio 2024 – Sono “passata da velina ingrata. Io miliardaria? Il Tribunale mi ha tolto tutto”. 'Io vessata ho subìto, difficile combattere potere e stampa piegata”. “Non sono ricattabile, mio passato non ha segreti”. E’ stato un “dolore rinunciare a lauree miei figli ma in 2 eravamo troppi”. “Dopo il divorzio momenti difficili e dolorosi, aiutata da passione cavalli”. Sono alcune delle risposte che Veronica Lario, ex moglie di
S ilvio Berlusconi, ha dato a Maria Latella durante la registrazione di “A cena da Maria Latella” il dinner talk di Sky Tg24 che andrà in onda venerdì 1 marzo alle 21.I momenti difficili
La Lario ha risposto così alla domanda in cui le si chiedeva di indicare tre momenti difficili dopo la separazione da Berlusconi. “Indicare solo tre momenti è difficile, questo periodo è stato tutto un'altalena: da un lato la speranza di ricongiungermi in modo equilibrato con la mia famiglia, in altri momenti la speranza la perdevo. Sono stata molto vicina ai miei figli e loro a me”.
La laurea dei figli
“Sono stati tutti momenti molto belli – ha proseguito – perché ho avuto la mia famiglia. Se proprio ne devo dire uno meno edificante, io non ho partecipato alle lauree dei figli perché due (riferendosi a Silvio Berlusconi ndr) eravamo troppi… Ed allora ho fatto un passo indietro”.
La passione per i cavalli
“Inizialmente mi sono dedicata alla mia grande passione che erano i cavalli. Una passione che non avevo mai pensato di coltivare. Dopo la separazione ho iniziato a montare a cavallo. A 55 anni quando uno smette io ho iniziato. Mi è servito molto, ho usato molto dell'ippoterapia che mi ha aiutato tanto in questi anni di momenti difficili nei quali era meglio chiudersi che aprirsi”. rispondendo ad una domanda su cosa abbia fatto dal 2009, anno della separazione da Silvio Berlusconi, ad oggi. Veronica Lario ha spiegato di aver iniziato a praticare l'equitazione “per seguire i mie nipoti, ma poi tutti hanno smesso ed io ho continuato”.
Donna ricattabile?
Rispondendo alla domanda se “si ritenga una donna ricattabile”, l’ex moglie di Berlusconi ha detto: “Non ne ho motivo perché io non porto con me nessun segreto, non ho segreti dell'impresa di Berlusconi o della sua vita a parte e quindi posso dire quello che penso indipendentemente dal mio passato che non ha segreti”.
Il potere e la stampa “piegata”
"Sono passata dall'essere 'una velina ingrata’, al tribunale di Milano che mi ha negato ogni diritto. Un salto di 10 anni in cui mi sono sentita un po’ vessata. Cosa facevo? Subivo ed è difficile combattere contro il potere e la stampa soprattutto quando la stampa è piegata al potere. Io l'unica cosa che potevo fare era qualche passo indietro e quelli ho imparato a farli, forse dall'equitazione”, ha detto Veronica Lario parlando degli anni dopo il divorzio.
Il ruolo di first lady
''No, non è vero'' che il ruolo da first lady l'abbia sempre poco affascinata. ''I personaggi passati nei salotti di Silvio Berlusconi erano sempre di grande livello, sia imprenditori che uomini di Stato o di governo. Devo dire di averne sempre subito il fascino, ma poi, più di quello, non ho mai pensato di trovarmi uno spazio all'interno di quelle dinamiche che non mi appartenevo. Rispettavo un ruolo, farlo al meglio significava anche fare un passo indietro'’.
“Miliardaria? Il tribunale mi ha negato qualsiasi diritto”
Ci sono stati momenti, dopo il divorzio, in cui è stata descritta come una supermiliardaria, ha detto Maria Latella alla Lario... ''In realtà, non è stato nulla di tutto questo, c'è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto, che ho rispettato, e oggi sono una persona normale, un'imprenditrice''. ''Diciamo che – spiega Veronica Lario ripercorrendo il post 2009, anno in cui lei e Berlusconi si sono separati per poi divorziare nel 2014 –, finito questo momento per me davvero molto complesso, mi sono chiesta se era possibile ricominciare, per la mia vita e per delle scelte personale. In un certo momento ho pensato che per me non ci fosse più nulla, mi era stato negato un diritto, ho pensato 'forse ha vinto il potere'. Ma mi sono detta non ho finito e ci ho provato''.
Imprenditrice e la start-up sull’IA
Della start-up sull'intelligenza artificiale che la vede alla guida, i ''figli sono sorpresi – racconta – ma questo non mi vieta di colloquiare con loro, anzi è motivo di confronto''. Chi tra loro è il più interessato? ''Sicuramente Barbara'', risponde.
La guerra
''Le guerre mi spaventano, e apro e chiudo una parentesi: mi spaventano perché sono nata 10 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ho sentito tanti racconti e storie, anche della mia famiglia che viveva vicino Marzabotto'', racconti ''sempre sentiti e vissuti in maniera drammatica. La guerra è un discorso a parte''. Quanto ai giovani, loro ''hanno un futuro'', fatto anche di ''dimensioni nuove come il metaverso. Per cui penso molto positivo'' per le nuove generazioni.
Il futuro
''Io ho una finestra ideale, quando la apro la mattina vedo il futuro. Poi ho una finestra alle mie spalle, ma la apro poco. Sono sempre pronta a guardare la finestra che mi fa vedere il futuro''.