Venerdì 2 Agosto 2024

Verona, il 13enne Chris Abom travolto e ucciso: arrestato il pirata della strada

L’automobilista di 39 anni è ai domiciliari: è stato ripreso da una telecamera mentre guidava la vettura danneggiata poco dopo il tragico investimento a San Vito di Negrar

La giovane vittima Chris Abom; nel tondo l'auto pirata ripresa poco dopo l'investimento

La giovane vittima Chris Abom; nel tondo l'auto pirata ripresa poco dopo l'investimento

Verona, 3 agosto 2023 – È stato posto agli arresti domiciliari su ordine di custodia cautelare emesso dal Gip di Verona il 39enne Davide Begalli, accusato di aver investito, senza poi prestare soccorso, il 13enne Chris Obeng Abom, la notte del 31 luglio sulla provinciale 12 dell'Aquilio a San Vito di Negrar, nel Veronese. Il giovane era morto il mattino seguente in ospedale.

Fiori sulla strada dove è stato investito il 13enne Chris Abom (nel riquadro)
Fiori sulla strada dove è stato investito il 13enne Chris Abom (nel riquadro)

La misura cautelare, vagliati gli atti depositati dai carabinieri, è stata chiesto dal pm Elvira Vitulli, che coordina le indagini. L'automobilista, un piccolo imprenditore edile della Valpolicella, era rimasto finora indagato, in stato di libertà, con le accuse di omicidio stradale, fuga in caso di incidente e omissione di soccorso. Il suo avvocato aveva da poco diffuso la lettera con cui il pirata della strada si era rivolto ai genitori della vittima: “La mia vita è finita con quella di Chris”, aveva scritto.

Sono state le telecamere a ricostruire gli spostamenti di Davide Begalli. I carabinieri di Negrar di Valpolicella hanno visto nei filmati l'uomo allontanarsi subito dopo aver investito il ragazzino, poco dopo le 21.30, con il fanale anteriore destro rotto della sua Renault Espace. Dodici ore più tardi un'altra telecamere ha ripreso lo stesso uomo al volante della macchina danneggiata mentre andava al lavoro.

La stessa fotocamera aveva ripreso l'auto anche la mattina precedente all'incidente, che allora risultava ancora perfettamente integra. Gli esiti degli accertamenti riportati nell'informativa dei carabinieri di Negrar di Valpolicella hanno così consentito all'autorità giudiziaria, che vi ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza per omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso, nonchè gravi esigenze cautelari, di emettere la misura restrittiva degli arresti domiciliari a carico dell'indagato. Provvedimento eseguito giovedì pomeriggio.

Prima che i carabinieri gli bussassero alla porta, Begalli, parlando al telefono con i giornalisti, aveva espresso la sua angoscia: "Non l'ho visto quel ragazzino sulla strada. lo giuro. Non l'ho visto né prima né dopo - aveva detto -. Adesso sto male, sto tanto male”.