Un inseguimento thriller con un finale drammatico. Tra strade percorse contromano in pieno centro, rossi bruciati e manovre vietate ad alta velocità per superare le pattuglie dei carabinieri. È il film della fuga terminata con la morte di un ventenne egiziano, Ramy Elgaml, il passeggero del TMax che si è schiantato alle 4 della notte tra sabato 24 e domenica 25 novembre all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta: dalle prime informazioni, al momento dell'impatto letale non aveva il casco, perso durante la fuga.
L'alt ignorato in via Farini
Stando alle prime informazioni, la vicenda parte attorno alle 3.40, quando i carabinieri intimano l'alt al conducente dello scooter in via Farini per un controllo. Il motociclista ignora l'ordine dei militari e scappa: nella rocambolesca fuga, il ventiduenne tunisino, che poi si scoprirà essere senza patente, inizia a imboccare strade nel senso opposto rispetto a quello correttamente percorso dagli altri veicoli.
Nel tunnel di Garibaldi e in corso Como
Il Tmax freccia contromano nel tunnel di Porta Nuova che collega la stazione Garibaldi a viale della Liberazione, passando davanti ai carabinieri impegnati come ogni weekend nel servizio di controllo anti-alcol. Nella folle corsa, il motorino imboccherà nel senso di marcia sbagliato anche via Gioia e lo strettissimo corso Como, a quell'ora battuto dal popolo della movida notturna. Da lì la scena si sposta in via Fatebenefratelli, che il veicolo percorre contromano lasciandosi a sinistra la Questura.
Il casco perso per strada
Dopo una ventina di minuti, il TMax è in via Ripamonti, tallonato dai carabinieri: il passeggero non indossa il casco, che avrebbe perso durante la fuga. Il motorino perde aderenza con l'asfalto all'incrocio con via Quaranta: nell'impatto col marciapiedi, Ramy viene disarcionato dalla sella e va a sbattere violentemente contro il muretto di sostegno alla base dell'insegna del distributore di benzina d'angolo. La pattuglia più vicina si ferma a pochi metri, probabilmente dopo aver urtato contro il palo del semaforo con la parte sinistra del paraurti anteriore.
Morto in ospedale
Le condizioni del ventenne – li avrebbe compiuti il 17 dicembre – paiono subito disperate, considerato il gravissimo trauma alla testa: il ricovero d'urgenza al Policlinico non basterà a salvargli la vita. In pochi minuti, alcuni conoscenti del ragazzo si radunano sul luogo dell'incidente, per poi spostarsi al pronto soccorso insieme ai familiari del giovanissimo nordafricano: sono attimi di tensione, servirà l'intervento delle forze dell'ordine per mantenere la situazione sotto controllo.
Il conducente
Il ventiduenne tunisino che era alla guida, senza patente, viene portato al San Carlo: non è in gravi condizioni. Con ogni probabilità, il ragazzo, pregiudicato come la vittima, verrà accusato nelle prossime ore di resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri e di omicidio stradale dagli agenti del Radiomobile della polizia locale, che hanno effettuato i rilievi sul luogo dello schianto.
La pista
Nelle tasche del 22enne sono stati trovati mille euro in contanti, una catenina strappata, un coltello serramanico e una bottiglietta spray al peperoncino. In corso gli accertamenti per risalire alla provenienza di collanina e soldi e per capire di conseguenza se siano stati rubati o rapinati a qualcuno nelle ore precedenti.
Gli amici
Diversi amici della vittima domenica mattina si sono ritrovati sul luogo dell’incidente mortale per ricordare il ragazzo morto. All’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta sono stati lasciati mazzi di fiori e biglietti per salutare Ramy. Uno è firmato dagli amici della “Zona 4”. Visi tirati e occhi lucidi, continua il via-vai di giovani nei pressi della stazione di benzina teatro della tragedia.