Venezia, 2 giugno 2019 - Paura a Venezia, dove una nave da crociera e un battello gran turismo si sono urtate stamane nel porto di Venezia. Sono 4 turiste straniere le persone ferite nella collisione in laguna, hanno contusioni non gravi. La nave 'Msc Opera' è andata a sbattere contro la banchina a San Basilio-Zattere e ha speronato così il battello fluviale "River countess" che vi era ormeggiato.
LA DINAMICA - La 'MSC Opera', secondo le prime informazioni, era in attracco al molo di San Basilio quando si è scontrata sul lato di poppa del battello, anch'esso in fase di ormeggio. L'incidente è avvenuto nel canale della Giudecca. Alla base della collisione un'avaria tecnica, seguita dalla rottura di un cavo: i rimorchiatori non sarebbero riusciti a contrastare lo scarrocciamento dovuto alla corrente della gigantesca nave da crociera, che è andata a sbattere contro il battello. Ferite 4 turiste straniere, di età tra i 67 e 72 anni. Una donna americana è già stata dimessa diopo essere stata visitata al pronto soccorso, spiega la direzione dell'Usl, mentre le altre tre sono una neozelandese e due australiane. Solo una, di 67 anni, è in condizioni un po' più serie, e viene ancora valutata dai medici. Tutte comunque non sono gravi: hanno subito traumi ortopedici, cadendo o fuggendo a a terra al momento dello scontro. Non risultano dispersi.
REAZIONI E POLEMICHE - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Tonineli scrive su Twitter: "Stop alle grandi navi in laguna". Il tavolo istituzionale sul tema è in corso è da tempo. I ministri interessati - riferiscono fonti del Mit - si vedranno a breve scadenza per tirare le somme sulle opzioni progettuali individuate allo scopo di trovare la soluzione definitiva migliore, che arriverà presumibilmente entro il mese di giugno, per allontanare le grandi navi da crociera dalla Giudecca e da San Marco.
L'incidente di oggi al porto di #Venezia dimostra che le #grandinavi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo.
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) June 2, 2019
Lancia una frecciata agli alleati di governo Matteo Salvini. "Io so che una soluzione condivisa c'era già dall'anno scorso a Venezia - dice il ministro dell'Interno -. Ma tutto è bloccato da mesi perchè è arrivato un no da un ministero romano, e non è un ministero della Lega quello che ha bloccato i progetti". Quindi coglie l'occasione per ribadire: "Abbiamo bisogno di si, non di no, facciamo che da giugno ricomincino i sì".
Intanto, il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, in una nota, dichiara: "L'incidente che si è verificato oggi, a Venezia, è l'ennesima conferma che le grandi navi non devono più passare per la Giudecca. Ed è per questo che il Mibac, alcuni mesi fa, ha posto il vincolo su tre canali di Venezia, e sta lavorando alacremente al tavolo interministeriale per il blocco delle grandi navi in laguna, insieme con il Mit e al ministero dell'Ambiente. Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l'ambiente e l'incolumità di cittadini e turisti".
Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, attacca le grandi navi: "È l'ennesima dimostrazione che non è più pensabile che nel canale della Giudecca debbano passare le grandi navi. L'abbiamo detto da 8 anni, e chiediamo immediatamente l'apertura del Vittorio Emanuele - il canale alternativo per l'arrivo in marittima ndr. -". Brugnaro continua: "Ho sentito il ministro Toinelli, è aggiornato sulla situazione sta cercando soluzioni che adesso aspetteremo. Adesso urgentemente dobbiamo far sì che le navi non passino più davanti a San Marco".
TESTIMONE: TUTTI GRIDAVANO E SCAPPAVANO - "Quando abbiamo visto lo nave che stava avanzando tutti hanno iniziato a gridare, tutti correvano. Eravamo nella zona reception, non sapevo cosa fare, mi sono allontanato velocemente facendo un salto per scendere sulla riva". Ancora scosso un marinaio che era a bordo del battello turistico, racconta i momenti di paura vissuti sul molo di San basilio. Nel fuggi-fuggi il giovane ha riportato una leggera ferita ad un braccio, "ma sto bene", è stata più la paura. Il racconto prosegue: "Il capitano poi mi ha preso e mi ha portato al sicuro: vedevo la nave vicina, era grandissima. Queste navi non dovrebbero avere il permesso di passare qui. Ci sono piccole imbarcazioni, persone che navigano e le grandi navi possono perdere il controllo, e questo non va bene".
MSC CROCIERE - "Questa mattina, intorno alle 8.30, Msc Opera in manovra di avvicinamento al terminal Vtp per l'ormeggio ha avuto un problema tecnico. La nave era accompagnata da due rimorchiatori e ha urtato la banchina all'altezza di San Basilio". La società Msc Crociere, in una nota, ricostruisce l'incidente. "Contestualmente si è verificata una collisione con il battello fluviale. Sono in corso tutti gli accertamenti per capire l'esatta dinamica dei fatti, la compagnia sta assicurando la massima collaborazione ed è in contatto costante con le autorità locali. La nave al momento è in attesa della messa in sicurezza del battello fluviale e del completamento delle operazioni di sbarco dei passeggeri dello stesso. Non appena ricevuta l'autorizzazione, si sposterà per essere ormeggiata in banchina a Marittima, come previsto, per iniziare le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri".
AUTORITA' PORTUALE - Pino Musolino, presidente dell'autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale: "Stiamo seguendo con la massima attenzione e con il nostro personale sul campo l'incidente che ha coinvolto stamane la nave da crociera MSC Opera e la nave fluviale River Countess ormeggiata a San Basilio, collaborando con Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco e forze dell'ordine. La priorità massima ora è l'assistenza medica ai 4 feriti lievi". Musolino spiega: "Contemporaneamente stiamo lavorando per risolvere l'emergenza e liberare il Canale della Giudecca. Oggi la giornata deve essere riservata alla gestione dell'incidente ma è evidente che da domani bisognerà muoversi a tutti i livelli con la massima celerità per dare finalmente una soluzione al traffico delle grandi navi a Venezia, liberando dal traffico crocieristico il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca".
PRESIDENTE RIMORCHIATORI: NAVE SENZA CONTROLLO - "La nave di Msc aveva un'avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perchè la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais", è quanto rivela Davide Calderan, presidente della "Rimorchiatori Uniti Panfido", la società che con due imbarcazioni stava guidando la 'Opera' all'arrivo. Quindi i due rimorchiatori hanno cercato di fermare l'immensa nave, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall'impatto con il battello fluviale. Calderan racconta la dinamica: "Quando è stata all'altezza della chiesa del Redentore la Msc aveva il motore bloccato, con timone verso dritta, ma in spinta. Le velocità cioè aumentava, come si vede nei tracciati Ais, da 5,5 nodi, ai 6,9 nodi di quando è stata all'altezza delle Zattere. I due rimorchiatori che la guidavano, l'Ivone C e l'Angelina C, hanno cercato di frenarla, ma la nave continuava ad accelerare, fino a quando, alla Marittima vecchia, il cavo di traino dell'Angelina è stato tranciato dall'impatto con la plancia del battello turistico fermo al molo, e la nave ha proseguito verso la banchina". Calderan aggiunge che il comandante della Msc avrebbe segnalato per tempo il problema di ingovernabilità della nave. "Che potesse succedere un incidente simile non ce lo aspettavamo le navi dovrebbero avere un sistema che permette di spegnere i motori in caso di avaria, non so esattamente perchè non sia stato così", conclude il presidente della "Rimorchiatori Uniti Panfido".