Venezia, 17 novembre 2019 - Continua l'emergenza acqua alta a Venezia: annunciata una massima di 160centimetri per oggi alle 12.30, dopo la tregua di ieri. A renderlo noto il Centro maree del Comune che segnala per le 3.00 della notte una marea di 130 centimetri. Da lunedì si passerà a una massima di 105 centimetri nella notte per poi veder scemare il fenomeno."Il Centro maree ha aggiornato le previsioni per domani (oggi, ndr), con tre picchi di acqua alta molto elevati (e ravvicinati). Alle ore 3.05 possibili 130 centimetri, alle 6.50 è previsto un leggero calo con 110 centimetri, mentre alle 12.30 potrebbero essere raggiunti i 160 centimetri. La marea dunque rimarrà molto elevata per diverse ore", avvisa il Comune di Venezia.
#MAREA h11:sabato 16.11 cod.giallo,domenica 17.11 cod.rosso(160cm),lunedi 18.11 cod.giallo,martedi 19.11 cod.giallo https://t.co/zkBhpJJjym
— CPSM Venezia (@ICPSMVenezia) 16 novembre 2019
Venezia allagata, Brugnaro: danni intorno al miliardo di euro
Sospensione dei mutui per un anno, 20 milioni per il primo ristoro dei danni e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro nominato commissario straordinario. Sono le misure principali contenute nell'ordinanza firmata ieri dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in seguito all'emergenza per l'acqua alta. L'ordinanza prevede un primo rimborso di 5mila euro per i privati e di 20mila per le aziende, secondo lo schema indicato dal premier Conte. Per i danni "siamo attorno al miliardo di euro. Quando tutto si asciugherà, si potranno capire con precisione i danni arrecati dall'acqua salsa alle abitazioni, alle imprese, ai negozi, al patrimonio culturale e artistico", ha anticipato il primo cittadino della città lagunare.
Il commissario delegato per l'emergenza che ha colpito Venezia, il sindaco Luigi Brugnaro, si potrà avvalere di una struttura commissariale composta da personale del Comune, della Città metropolitana e delle strutture in house, e avrà il compito principale di redigere il piano degli interventi, ha spiegato il capo del dipartimento di Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. Il governo ha stanziato per l'emergenza 20 milioni di euro, ha continuato Borrelli, che il commissario dovrà utilizzare per "soccorso e assistenza alla popolazione, ripristino dei servizi, contributi all'autonoma sistemazione e soprattutto per la ricognizione dei fabbisogni per primo ristoro dei danni". Inoltre, la struttura commissariale avrà la possibilità di "effettuare interventi in deroga al codice dei contratti pubblici, per quanto riguarda tempistiche e attività burocratiche". C'è anche un contributo per chi è costretto momentaneamente fuori casa a causa dell'acqua alta: da 400 a 900 euro mensili.
Casellati e Lamorgese in Laguna
"Venezia ha bisogno di maggiore attenzione: oggi siamo appunto in una grande emergenza, con danni alle persone e all'economia che abbiamo sotto gli occhi, e abbiamo il dovere di preservare questo patrimonio dell'umanità. La città fino a oggi è stata in pericolo costante, adesso bisogna mettere in atto tutte le misure che possano servire perché non succeda più quello che è successo in questi giorni". Lo ha detto la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in visita ieri a Venezia. "Occorre rifinanziare la legge speciale per Venezia", aggiungendo: "Adesso è il momento del fare e se il Mose serve, come sembra, a qualcosa per evitare i disastri che ci sono stati occorre finirlo e occorrerebbe anche che una volta passata l'emergenza non si spengano le luci su Venezia".
#veneziaacquaalta | Stamattina sopralluogo del presidente del Senato Casellati e del ministro Lamorgese ➡ Dopo la visita nella basilica di #SanMarco le due rappresentanti dello Stato e del Governo hanno raggiunto il conservatorio Benedetto Marcello pic.twitter.com/yIAzNVqm0M
— Comune di Venezia (@comunevenezia) 16 novembre 2019
"Il governo appoggia tutte le iniziative a favore di Venezia, tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza e sono stati messi dei fondi a disposizione". A dirlo il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese nel corso della visita di ieri a Venezia. La titolare del Viminale, oltre ad assicurare un impegno del Governo ha lanciato un appello alla comunità internazionale. "Venezia è patrimonio del mondo, quindi occorrerebbero interventi e una particolare attenzione da parte di tutti. Questa è l'ora dei fatti - ha detto - e lo dimostra il fatto che il governo abbia nominato immediatamente un super commissario per il Mose, tra l'altro Elisabetta Spitz sarà bravissima, io la conosco personalmente. E darà il suo contributo in maniera notevole. Ne sono certa, è stata fatta una scelta mirata".
Zaia: "Mose è un'opera dello Stato"
"A Venezia stiamo assistendo sia agli effetti dei cambiamenti climatici sia agli effetti della corruzione". Così Luigi Di Maio parlando con i giornalisti a Casoria, nel Napoletano. "Non so cosa sia peggio, di certo vedere il centro-destra che fa le sfilate in acqua - ha aggiunto il Capo politico di M5S - che fa le interviste mentre sta nell'acqua alta, quando sono loro che hanno causato questo disastro, prendendo le tangenti sul Mose con Galan e bloccando un'opera che da 16 anni non è stata ancora completata e ci è costata 7 miliardi di euro, è veramente una indecenza. Evitino le passerelle quelli del centrodestra". Il capo politico M5s attacca il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "Quello a cui noi assistiamo è il governatore del Veneto che se ne va a Bologna a fare la campagna elettorale in piena emergenza a Venezia e dice 'non potevo mancare, sarei venuto anche a nuoto'. Se l'avesse fatto un consigliere regionale o un sindaco del Movimento 5 stelle - ha annotato Di Maio - sarebbe sicuramente sulla Cnn".
"Il Mose è un'opera che abbiamo ereditato, nasce come idea per la salvaguardia di Venezia dopo il 1966, nell'84 viene dato l'incarico progettuale, nell'89 viene fatto il progetto preliminare, nel 1992 viene fatto il progetto definitivo, quindi il progetto di oggi risale 1992. Nel 2003 iniziano i lavori, e oggi Mose è completato al 93%. Si dovrà finire, è un'opera dello Stato, noi abbiamo chiesto più volte che sia ultimato". Lo ha ribadito con forza oggi il presidente del Veneto Zaia, ieri a Venezia. "Che uno possa credere o meno alla funzionalità del Mose bisogna comunque completarlo per vedere come sarà. Se funzionerà metterà in salvaguardia Venezia e costerà allo stato 80-100 mln di euro per la gestione, se non funzionerà saranno 6 miliardi sprecati e si dovranno cercare i responsabili - ha proseguito - Ci sarà qualcuno che ha sbagliato tecnicamente se il Mose non funzionerà: le paratie mobili sono sott'acqua e se come si legge se hanno problemi è perché qualcuno non le ha volute fuori dall'acqua come avviene in Olanda, e guarda caso sono gli stessi che oggi si lamentano perché sono sott'acqua".
Delegazione azzurra a Venezia
"Venezia supererà anche questa. Come un atleta che subisce un grave infortunio e poi si rialza". C'è commozione e solidarietà nella parole di Gianluca Vialli, capodelegazione della nazionale di calcio, in visita sabato a San Marco con il presidente della Figc, Gabriele Gravina, e il portiere della nazionale, Gianluigi Donnarumma. La delegazione azzurra ha fatto visita alla piazza colpita dall'acqua alta eccezionale, in particolare ad un paio di negozi storici ancora allagati, fermandosi a parlare con i titolari, e gli uomini della polizia locale, della protezione civile e con i carabinieri.
All’arrivo a #Venezia, una delegazione azzurra guidata dal presidente #Gravina, insieme al capo delegazione della #Nazionale #Vialli e a #Donnarumma hanno fatto visita al centro città con i rappresentanti del #Comune, per testimoniare la vicinanza della #Figc alla cittadinanza pic.twitter.com/4tKz5j1Tig
— Nazionale Italiana (@Vivo_Azzurro) 16 novembre 2019