Mercoledì 6 Novembre 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

Naufragio Bayesian: non solo il portellone aperto, l’ombra dell’errore umano dietro il disastro del veliero. I punti oscuri

Le indagini si concentrano anche sul giusto posizionamento dello scafo in rada. L’albero è integro: per i pm la sola tempesta non giustifica l’affondamento. La società che ha varato lo yacht: “Motori spenti e persone chiuse in cabina. Troppe leggerezze”

Palermo, 22 agosto 2024 – È durato oltre due ore l’interrogatorio di James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesian, veliero affondato a mezzo miglio da Porticello alle 4 di lunedì scorso, sotto i colpi di una violenta tromba marina. I pm della procura di Termini Imerese, che hanno aperto un’inchiesta sul naufragio, lo hanno ascoltato fino a martedì sera per ricostruire le fasi drammatiche dell’inabissamento e acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. Si fa strada l’ipotesi che a determinare l’affondamento dello scafo sia stato un errore umano (o forse anche più di uno), un’imperizia che ha favorito l’affondamento del veliero extralusso, sottoposto peraltro a una ‘bomba d’acqua’ di dimensioni eccezionali. Secondo alcune voci che provengono dagli speleosub al lavoro sul relitto inabissatosi – andranno confermate dalle indagini del procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio – la deriva mobile dello yacht era sollevata e questo potrebbe aver favorito il naufragio.

Il recupero dei corpi dallo scafo del Bayesian, affondato a Porticello (Ansa)
Il recupero dei corpi dallo scafo del Bayesian, affondato a Porticello (Ansa)

Ad attirare l’attenzione dei sub, infatti, è stata proprio la grande deriva mobile dell’imbarcazione, lunga 56 metri, sollevata a 4,05 metri perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio, in assetto di navigazione, del cosiddetto ‘corpo morto’, che nel caso del Bayesian è di 9,83 metri, mira infatti ad assicurare stabilità all’imbarcazione. Ma l’operazione-deriva non è semplice e, in barche del genere, per completarla serve almeno mezz’ora. Il pescaggio a 4,05 metri potrebbe, quindi, avere favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di due telecamere sul litorale, nel giro di pochissimi minuti (non più di due o tre). Altre concause potrebbero essere state un portellone del ponte superiore lasciato aperto e l’errato posizionamento dello scafo in rada.

Cinquantuno anni, neozelandese originario di Auckland, Catfield ha dichiarato subito dopo il naufragio e ancora sotto choc: "Non ho visto arrivare la tempesta". Catfield è un ‘top sailor’, un esperto velista che ha gareggiato per la categoria 470 in gioventù e che, prima di accasarsi con Mike Lynch, aveva lavorato sulla barca di un miliardario turco per otto anni, dopo essere stato consulente nei cantieri di costruzione per altri venti. Il mistero della mini-chiglia non basta a spiegare l’affondamento di un veliero con un albero da 75 metri (che non si è spezzato nonostante la burrasca). Perciò i magistrati non trascurano altre piste, consapevoli che la tempesta da sola non è la causa dell’affondamento.

Migration

Scartata, da subito, l’ipotesi che il Bayesan possa aver impattato con la secca della Formica che si trova proprio di fronte al porticciolo. Dai 60 metri di profondità la secca raggiunge con due punte la superficie del mare. Ma non ci sono evidenze di un’eventuale collisione. Sotto la lente dei magistrati anche un probabile difetto di fabbricazione: la barca non è stata sigillata all’arrivo della tromba marina e ciò potrebbe essere successo per un malfunzionamento del sistema automatico. Anche per questo motivo, ieri, i pm di Termini Imerese hanno contattato "Italian Sea Group", la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo viareggino di cantieri che nel 2008 varò il Bayesian. Si punta ad acquisire i database che contengono tutte le informazioni sul veliero. Ma proprio un esperto che ha lavorato nel cantiere viareggino taglia corto. "Tra i protocolli di sicurezza basilari - spiega – c’è quello di avere sempre una persona di guardia che controlla gli avvisi di burrasca, anche con la barca ferma in rada. Inoltre, nonostante l’arrivo della perturbazione ormai imminente, ci sono state mancate chiusure dello scafo, motori spenti e persone chiuse in cabina. Troppe leggerezze".

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Il Bayesian (Epa)