Domenica 23 Febbraio 2025
Agata Finocchiaro
Agata Finocchiaro
Cronaca

La mappa del Vaticano 3 che ospita il Papa al Gemelli: tutte le misure per blindare Francesco

Perché si chiama così la residenza dedicata ai Pontefici situata al decimo piano del Policlinico. Allestita per la degenza di Wojtyla dopo l’attentato in piazza San Pietro, da allora è stata riservata ai papi. Ecco quante stanze ci sono e come è organizzata

Roma, 23 febbraio 2025 – Dal 14 febbraio Papa Francesco è ospite del Vaticano tre, come viene chiamato l’appartamento papale sito al decimo piano dell’ospedale Gemelli, una sorta di mini-ospedale all’interno della grande struttura sanitaria. Si tratta di un intero piano, l’ultimo per l’esattezza, riservato ai Pontefici e in questo caso a Bergoglio. Un’area privata che serve a garantire la privacy e la tranquillità di cui il Santo Padre ha bisogno in questo momento.

La pianta dell'appartamento papale al decimo piano del policlinico Gemelli
La pianta dell'appartamento papale al decimo piano del policlinico Gemelli

Perché si chiama Vaticano tre

Il nome Vaticano tre è stato dato da Wojtyla che, durante il ricovero del 2005, si affacciò dalle finestre della sua stanza per salutare i fedeli e da lì recitò un Angelus, durante il quale ribattezzò il Gemelli "Vaticano tre", dopo piazza San Pietro e Castel Gandolfo. Giovanni Paolo II vi soggiornò ben sette volte, la prima quando fu ferito da Alì Agcà in piazza San Pietro, il 13 maggio di 40 anni fa, e l'ultima, per un intervento di tracheotomia del 2005, quando il Parkinson era ormai in uno stato avanzato.

L’allestimento

Il "mini reparto" dedicato ai Pontefici è uno speciale appartamento, utilizzato più volte da Wojtyla e dallo stesso Francesco. Ha grandi finestre che danno sull’ingresso principale della struttura ospedaliera, dalle quali Giovanni Paolo II si affacciava quando il suo stato di salute gli consentiva di recitare l’Angelus.

L'allestimento dell'appartamento risale ai primi anni '80, quando fu allestito per le degenze di Giovanni Paolo II, la prima dopo l’attentato del 13 maggio 1981. E’ organizzato come una sorta di grande suite interamente bianca, a cui si accede da una porta anch'essa bianca, all'ultimo piano dell'ala destra del Policlinico Gemelli.

Le stanze

Si tratta di un vero e proprio appartamento diviso in due da un corridoio centrale, a destra si aprono le stanze più strettamente “papali”: una cappella per le preghiere e le eventuali celebrazioni, con un inginocchiatoio e un grande crocifisso, salottino, bagno, stanza di degenza del pontefice e camera degli agenti di sicurezza. A sinistra invece ci sono 4 stanze senza finestre, nell’ordine: cucina, segreteria, sala riunioni per i medici e un salottino. Vi sono poi tutte le strumentazioni necessarie per le cure necessarie.

Il lungo corridoio di accesso, a cui si arriva oltre che con le scale anche con un ascensore ad uso di tutto il personale sanitario, è circondato e sorvegliato dagli agenti della polizia di Stato italiana, della gendarmeria vaticana e della sicurezza del Policlinico.