Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Delitto Varani, legale di Foffo: è pentito e collabora

Il padre di uno degli accusati interviene sul suo blog e parla di 'giudizi sommari e parziali verità'

Luca Varani (Ansa)

Roma, 11 marzo 2016 - Mentre dall'orribile omicidio di Luca Varani emergono ogni giorno particolari sempre più agghiaccianti - dopo la crudeltà inconcepibile degli assassini, l'abitudine a orge e festini - l'avvocato di Manuel Foffo, Michele Andreano, giura che il suo assistito è pentito e che sta collaborando con gli inquirenti. Anche il padre di Marco Prato interviene sull'argomento, con un post sul suo blog in cui lamenta 'giudizi sommari e parziali verità'. Il padre di Foffo, invece, era andato in tv all'indomani della scoperta del delitto.

IL LEGALE DI FOFFO - "Il mio assistito ha proseguito sulla linea dell'assoluto pentimento e della collaborazione totale nello spiegare tutti i dettagli di quanto accaduto - spiega Andreano ai microfoni di Radio Cusano Campus - e quindi sta almeno proseguendo in quella che è la linea di alzare le mani e spiegare esattamente tutto quello che è accaduto. Indipendentemente dal pentimento, che penso sia poca cosa, rispetto al dolore provocato, lui è molto, ma molto turbato. E' devastato dentro". Ora Foffo e Marco Prato si accusano a vicenda. Il legale di Foffo ha spiegato: "Vedremo quello che dicono e se ci sono dei riscontri oggettivi. Valuteremo con calma, ognuno ha diritto di difendersi come meglio ritiene. Quando il mio cliente si è costituito, sabato scorso, ha indicato subito ai carabinieri chi era l'altro corresponsabile, ha fornito agli inquirenti il suo numero di cellulare e i carabinieri da lì a pochissimo lo hanno individuato. Se Prato ha avuto più tempo per costruire la propria linea difensiva? Non parlerei di questo, certo è che Prato rispetto all'arresto e all'interrogatorio ha avuto quattro giorni. E' corretto dire che lui si è presentato davanti a un giudice a distanza di quattro giorni".

IL PADRE DI PRATO -  "In questi giorni in cui la stampa ha fatto a brandelli la vita di tre famiglie colpite, ciascuna in modo drammaticamente diverso, si sono letti giudizi sommari, verità parziali o di comodo, usate espressioni dei tempi più bui della vita civile", scrive Ledo Prato, padre di Marco, rivolgendosi ai propri amici con una lettera pubblicata sul suo blog e condivisa anche sul suo profilo Facebook. "Mi sovviene un brano del Vangelo di qualche settimana fa - continua Ledo Prato - Il protagonista è un fico che non dà frutti e, per questo, si propone di tagliarlo. Ma poi si decide diversamente, si zappa intorno, si innaffia e si stabilisce un tempo: se entro tre anni non darà frutti, sarà tagliato. Non è solo un atto di misericordia, è un atto di saggezza che suggerisce prudenza, pazienza perché i tempi della ricerca della verità non sono brevi e la giustizia umana ha limiti profondi. Sono quelli che lasciano spazio al perdono che, seppure non cancelli la colpa, preserva la possibilita' per le persone, tutte le persone, di non ergersi a giudici esclusivi e onnipotenti".