Roma, 26 febbraio 2024 – Il generale dell'Esercito, Roberto Vannacci, è indagato a Roma in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro “Il mondo al contrario”. Nei suoi confronti viene contestato il reato di istigazione all'odio razziale. In base a quanto si apprende il procedimento è stato avviato dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni.
Nuovi guai
Un procedimento che arriva a pochi giorno dalle accuse di peculato e truffa, in seguito agli esiti di un'ispezione svolta dallo Stato Maggiore della Difesa e trasmessi alla Procura militare sul suo periodo da addetto militare italiano a Mosca. Sotto la lente Indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente (perché moglie e figlie non erano a Mosca nel periodo considerato), una spesa di 9mila euro legata all'auto di servizio non autorizzata, rimborsi per l'organizzazione di eventi e cene che in realtà non si sarebbero svolti. Queste, riporta il Corriere della sera, le contestazioni degli ispettori al generale per il suo servizio in Russia, tra il febbraio 2021 ed il maggio del 2022, quando venne espulso dal Cremlino insieme ad altri 23 diplomatici ed esperti militari italiani, in risposta all'analoga mossa dal governo Draghi dopo l'invasione dell'Ucraina.
Il legale di Vannacci
"L'unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all'odio”. È quanto afferma l'avvocato Giorgio Carta, legale del generale Roberto Vannacci commentando l'iscrizione nel registro degli indagati a Roma, per il reato di istigazione all'odio razziale, in riferimento ad alcune affermazioni presenti nel suo libro “Il mondo al contrario”. Carta, come battuta, aggiunge: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato 'assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere questa vicenda prima”.
La Lega: “Indagini sono medaglie”
"Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”. Così una nota della Lega dopo la notizia dell'indagine su Roberto Vannacci per i contenuti del suo libro.
Le polemiche
"L'epitaffio della Lega di Salvini l'ha già scritto Bossi. Se le indagini sul generale Vannacci sono per loro medaglie di merito, come sostiene un loro comunicato, significa anche che non temono di diventare un ricettacolo di impresentabili”. Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. “L'indagine nei confronti di Vannacci per istigazione all'odio è la giusta risposta a quanto associazioni e società civile denunciano da tempo, specialmente dopo la notizia del libro in alcune scuole» Così Rosario Coco, Presidente di Gaynet, in una nota.
Il nuovo libro e la politica
Indagini e polemiche che arrivano a pochi giorni dall’annunciata uscita di un secondo libro del generale Vannacci e da un annuncio di una possibile candidatura con la Lega alle prossime Europee.
Le parole di Vannacci
“Ho scritto un libro nel quale ho manifestato delle opinioni: forse per qualcuno criticabili, ma rimangono tali. Credo che nel 2023 le opinioni si combattono sul piano delle argomentazioni e non con la censura o nei tribunali”. Così il generale Roberto Vannacci in merito alla notizia di un'indagine su di lui per i contenuti del suo libro.