Rimini, 22 febbraio 2025 – Tasto stop. Quello necessario a Valeria Bartolucci per scrollarsi di dosso l’elefantiaca mole di pressioni che la donna ha accumulato da dopo l’uccisione di Pierina Paganelli il 3 ottobre 2023 e da quando i fari investigativi della procura si sono tutti puntati su suo marito Louis Dassilva, finito in carcere lo scorso luglio.

La Bartolucci, finita nel tritacarne mediatico alimentato da quasi 17 mesi di un giallo chenon scolorisce, potrebbe ora presto allontanarsi da via del Ciclamino e dallo stress collaterale che l’ha attinta nel ruolo della ’moglie dell’indagato’. "Valeria è stata ‘tritata’ da un anno e mezzo di pressione mediatica – ha ammesso la stessa criminologa Roberta Bruzzone intevistata a ’Ore14’ –, oggi è una donna in serissime difficoltà, stiamo valutando, in accordo col suo legale (l’avvocato Chiara Rinaldi, ndr), un ricovero in una struttura psichiatrica, non ci sta piacendo per niente la sua tenuta clinica e psicologica in questa fase. Questa donna – spiega ancora Bruzzone – rischia di non superare i prossimi giorni. Temo per la sua vita, che compia gesti autolesionistici. Oggi è una persona provata a livello psichiatrico che deve essere messa in condizione di tutelare sé stessa".
Vittima di un "momento drammatico", lo ha definito sempre la criminologa, che ha poi scandito lapidaria: "Riteniamo Valeria a rischio di vita. Un ricovero potrebbe metterla in una condizione di maggiore serenità". Nessuno scenario è ancora certo in tal senso, ma una decisiva sterzata in negativo alla condizione di Valeria Bartolucci l’avrebbe data la recente convocazione in procura per rendere sommarie informazioni testimoniali. L’incontro col pm Daniele Paci di mercoledì scorso si era concluso in pochi minuti, essendosi la donna avvalsa della facoltà di non rispondere in quanto moglie di Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli. Ma subito dopo la convocazione è permeata come acqua dal terreno l’indiscrezione che alla base di tutto ci sarebbe un audio. Forse proprio quel messaggio spuntato fuori subito dopo la ’sit’ in cui la Bartolucci avrebbe riavvolto il nastro alla sera dell’omicidio. A quel 3 ottobre ’23 quando Pierina venne uccisa a coltellate nel seminterrato di via del Ciclamino 31. Stando a quanto sarebbe contenuto nel vocale, inviato dalla Bartolucci a un confidente domenica scorsa, la donna la sera del delitto sarebbe stata raggiunta nel proprio appartamento da una persona la quale cercava il marito, Louis Dassilva, per chiedere il suo aiuto. Dopo un confronto sul pianerottolo tra la Bartolucci e questa persona, sarebbe però stata proprio Valeria a scendere di sotto, nei garage, mentre il marito sarebbe rimasto in casa a dormire. A quel punto, nei garage, Valeria avrebbe visto la scena del crimine, trovandosi di fronte a Pierina uccisa e a una seconda persona rimasta nel seminterrato. Ancora, Valeria ammetterebbe in quest’audio di avere persino suggerito ai due l’uso di uno specifico detergente per ripulire tutto e di lavare i capelli dell’anziana (che per questo sarebbero stati trovati pettinati all’indietro).
Il contenuto dell’audio è quindi apparso di rilevanza investigativa agli inquirenti, al punto da voler vederci più chiaro. Non è dato sapere però se fosse solo questo audio alla base della convocazione di mercoledì o se in proposito la procura volesse esplorare l’ipotesi di ritenere Valeria Bartolucci un testimone mendace o poco attendibile oppure perché la presunta dovizia di particolari della scena del crimine raccontati da Bartolucci nel’audio possa portare chi indaga a vedere un fondo di verità nelle parole della donna. Quel che è certo è che Valeria Bartolucci non sarà la sola ad essere riascoltata dagli investigatori, che martedì prossimo chiameranno a sommarie informazioni testimoniali anche Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante dell’indagato.