
I soccorritori scavano per trovare lo sciatore disperso sulla Forcella Giau: l'uomo è vivo, in gravi condizioni (Ansa / Soccorso Alpino e Speleologico)
Belluno, 16 marzo 2025 – E’ stato recuperato anche il terzo sciatore disperso sotto la valanga che si è staccata dalla Forcella Giau, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi. Due delle tre persone coinvolte sono state estratte in poco tempo dalla neve, una è “gravissima”, secondo il governatore del Veneto Luca Zaia. E’ sempre Zaia, un’ora dopo, a informare che anche il terzo compagno è stato trovato e trasportato in ospedale in condizioni serie.
L’allarme era scattato alle 13 di oggi, quando un quarto sciatore aveva chiamato i soccorsi, mentre a mani nude cercava i sepolti.
La slavina è venuta giù nel territorio di San Vito di Cadore, a quota 2.300. Sul posto è atterrato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore mentre la scarsa visibilità ha impedito l’avvicinamento dell’eliambulanza di Treviso Emergenza. Mobilitate anche una terza eliambulanza e l'elicottero dell'Air service center per il trasporto in quota delle squadre. All’intervento hanno partecipato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore e quelli di Cortina d'Ampezzo, Alleghe-Val Fiorentina, Livinallongo.

E’ l’episodio più grave della giornata di oggi, in cui si sono verificate slavine in svariati punti dell’arco alpino. Il pericolo valanghe in quota era segnalato come ‘marcato’ (allerta 3 su una scala di 5), in questa zona come sul resto della dorsale.
Val di Susa
In Alta Val di Susa, nel Torinese, quattro gli sciatori sono stati coinvolti in due episodi diversi. A Salbertrand una persona travolta da una slavina è rimasta ferita a una gamba: non sarebbe grave. A Pragelato sono tre invece le persone rimaste semisepolte. Fortunatamente sono illese. Sul posto sono intervenuti il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte e il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con due eliambulanze.
Valle d’Aosta
Nella vicina Valle d’Aosta una valanga si è staccata nel primo pomeriggio nella zona del Passo dei Salati (Gressoney). Il Soccorso alpino valdostano è intervenuto in aiuto di un gruppo di quattro stranieri. Il distacco ha coinvolto solo uno dei free rider, che è stato trascinato su un salto di rocce. L’uomo è stato portato in ospedale. Difficile l’operazione dei soccorritori che hanno incontrato un meteo avverso. L'elicottero ha lasciato l'equipaggio con i cani al Gabiet e da lì grazie con un mezzo battipista di Monterosaski è salito a una altitudine di 300 metri superiore. La squadra ha quindi proseguito con tecnica scialpinistica. In rinforzo è giunta una seconda squadra con un cinofilo, un tecnico specializzato e due 'pisteur secouriste'. La persona è stata raggiunta e messa in barella per poi essere condotta più in basso dove è stato possibile il trasporto con un gatto delle nevi rimasto ad attenderli.
Trentino
Altri due alpinisti, 32 anni entrambi, sono stati salvati in Trentino, sul Monte Fravort in località Stoana, nei pressi di Frassilongo; stavano effettuando una salita, quando si è staccata una slavina. Hanno traumi alle gambe ma sono vivi.
E prima era scattato l’allarme anche sul passo di Pampeago, nel comprensorio sciistico di Latemar-Obereggen. Una valanga di piccole dimensioni, forse provocata da sciatori fuoripista noncuranti del divieto, ha travolto la pista Tresca, a quota 2150 metri. Al 112 è arrivata la chiamata agli impiantisti che temevano la presenza di qualcuno sotto la neve.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero con a bordo l'unità cinofila del Soccorso Alpino e Speleologico, che tuttavia non ha potuto volare per scarsa visibilità. Sul posto è arrivato invece il Soccorso Alpino e Spelelogico di Fiemme con due unità cinofile, allertati anche la stazione di Moena e la Polizia di Stato di Moena con un'altra unità cinofila, Polizia di Stato, Vigili del fuoco volontari di Tesero e i Carabinieri.
Le ricerche con sistema Recco e Artva, il supporto dei cinofili e il sondaggio spalla spalla di tutta hanno fortunatamente dato esito negativo.