Venerdì 31 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Valanga 5 stelle, Baldassarre e Segoni a casa Grillo: "Come parlare con un muro, butterà fuori anche noi"

"Per lui il movimento va bene perché il blog cresce: ma era questo l'obiettivo?". Lacrime e rabbia ai cancelli SU LA NAZIONE DI OGGI

Samuele Segoni

Arezzo, 28 novembre 2014 - Un pomeriggio surreale quello passato dai deputati aretini Samuele Segoni e Marco Baldassarre a casa di Beppe Grillo Giovedì sera. I due sono tra i dissidenti ai quali l'espulsione di Massimo Artini, accusato di non aver resituito la diaria come da regolamento interno del Movimento 5 stelle, proprio non è andata giù e così hanno deciso di andare a parlare direttamente con Grillo a Marina di Bibbona.

Il primo ad arrivare è stato Segoni, in quel momento era l’unico parlamentare. Ad attenderlo c’era anche la polizia, avvertita da Grillo, ma subito Segoni e altri attivisti presenti hanno spiegato le loro intenzioni: «C’era un’atmosfera da funerale. Ci siamo avvicinati alla casa e alla fine Grillo è uscito, siamo rimasti a parlare sulla soglia del cancello. Secondo lui va tutto bene, questo era il modello pensato da lui e Casaleggio: una piccola forza politica che non ha bisogno di grandi numeri. Forse, questa è una valutazione che abbiamo fatto noi, il Movimento non è nato per gestire troppe persone. Ma il momento più sconsolante è stato quando Grillo ha detto che la prova del fatto che le cose stiano andando benissimo è che il traffico internet sui nostri canali web è costante. Il Movimento doveva fare il bene del Paese, non portare traffico sulla rete. A quel punto qualcuno si è anche messo a piangere, sentendosi preso in giro fin dall’inizio».

Poco dopo il colloquio di Segoni sono arrivati via via altri attivisti, tra cui anche parlamentari come Marco Baldassarre e Massimo Artini, fresco di epurazione: «All’inizio Grillo non ci voleva neanche ricevere, era già stanco per il colloquio con Segoni. Abbiamo contrattato un po’ con la donna di servizio chiedendo che ci facesse entrare, poi lo abbiamo chiamato e dopo un quarto d’ora di telefonata ci ha lasciati entrare. Siamo stati in casa sua un’ora e mezzo, gli abbiamo detto tutto ciò che non va nel Movimento ma è stato come parlare con un muro. Per lui è tutto ok, ha perfino detto che le elezioni in Emilia Romagna sono state un sucesso. Ormai vive nel suo mondo fatato e i Casaleggio, padre e figlio, dettano la linea». La ciliegina sulla torta, per Segoni e Baldassarre, è stata la votazione di ieri del direttivo: «Cinque cortigiani scelti da Grillo e Casaleggio che faranno del Movimento quello che non doveva mai essere: un partito come gli altri». 

Il malumore, fanno sapere i due parlamentari, serpeggia a Montecitorio e Palazzo Madama: «Senz’altro i prossimi a essere epurati saremo noi ma ne vedremo delle belle. Sono tanti a dire di non sopportare più questo schifo, in Parlamento come nei vari consigli comunali. Il Movimento 5 stelle come lo conoscevamo è destinato a morire».